Che cosa vuol essere questo blog?
Una raccolta di pensieri, di percorsi fatti e da fare, di libri, dischi e fumetti letti e amati, di frammenti del passato e di tutto ció che mi passa per la testa.
Il diario di un vagabondo che ha bisogno
di raccogliere le tessere che hanno composto la strada percorsa.
Puó darsi che mi fermeró di nuovo
ma puó anche darsi che la strada intrapresa continui a interessarmi.
E riallacciandomi alla poesia di Nazim Hikmet pubblicata all'inizio del viaggio su questo blog :
Può darsi
Può darsi che io
non arrivi
a un certo giorno,
può darsi
che penzolando a un capo del ponte
lascerò cadere la mia ombra sull'asfalto...
E può darsi
che, anche dopo
quel certo giorno,
io sia ancora In vita
irsuto di bianco pelo...
Se sarò vivo
dopo quel certo giorno,
appoggiandomi ai muri
per la periferia della città
suonerò il violino e canterò una canzone
ai vecchi, intorno a me,
che, come me, saranno
sopravvissuti all'ultima battaglia.
E dovunque volgerò l'occhio,
tutto sarà allegro, splendido,
e la sera stupenda,
e ascolterò il passo di gente nuova
che intona nuove canzoni.
non arrivi
a un certo giorno,
può darsi
che penzolando a un capo del ponte
lascerò cadere la mia ombra sull'asfalto...
E può darsi
che, anche dopo
quel certo giorno,
io sia ancora In vita
irsuto di bianco pelo...
Se sarò vivo
dopo quel certo giorno,
appoggiandomi ai muri
per la periferia della città
suonerò il violino e canterò una canzone
ai vecchi, intorno a me,
che, come me, saranno
sopravvissuti all'ultima battaglia.
E dovunque volgerò l'occhio,
tutto sarà allegro, splendido,
e la sera stupenda,
e ascolterò il passo di gente nuova
che intona nuove canzoni.
Nessun commento:
Posta un commento