Quell'immagine corpulenta, quegli sguardi sornioni, quella calma apparente e quella forza sono i tratti distintivi, almeno per me, del Commissario francese.
Piano piano negli anni ho letto molti libri di Simenon con il Commissario Maigret e rimane sempre un porto sicuro dove rifugiarsi e lasciarsi accompagnare lungo le strade di Parigi per risolvere con lui le indagini più svariate. Sedersi con lui nei bistrò, sentire l'odore del tabacco che si sprigiona dalla sua pipa, pedinare i sospettati, entrare nella Sureté, viaggiare sui treni quando necessita, conservare con la Signora Maigret e infine scoprire ciò che si tenta di tener celato.
Le indagini del Commissario Maigret rimangono sempre una piacevole compagnia.
Incipit
Il commissario Maigret della 1ª squadra mobile, alzò la testa ed ebbe l'impressione che il brontolio della stufa di ghisa posta al centro dell'ufficio e collegata al soffitto da un grosso tubo nero si stesse affievolendo. Spinse da parte il telegramma, si alzo pesantemente, regolò la valvola e gettó tre palate di carbone nel focolare. Poi, in piedi, con le spalle rivolte al fuoco, caricò la pipa e si allentò il colletto che, per quanto molto basso, gli dava fastidio.
Guardò l'orologio, segnava le quattro. La sua giacca era appesa a un gancio piantato dietro la porta.
Si diresse lentamente verso la scrivania, rilesse il telegramma...
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