Vent'anni
Mi ricordo di te,
dei tuoi occhi,
del tuo sorriso,
dei tuoi ricci
e del tuo incedere,
puro.
Mi ricordo di me,
di quello che ero,
dei miei sogni
e di quell'energia
che mi spingeva
a rivoltare il mondo,
senza se,
senza ma.
Mi ricordo del primo bacio
e del mio cuore che esplodeva
su quella spiaggia,
immersa di voci.
Di tanti giorni pieni del tuo nome,
di quel muretto e di quell'angolo
da cui apparivi,
e il battito del mio cuore
sempre più veloce.
Di tanti giorni disperati,
con la mia anima che urlava
perché non c'eri,
prigioniero
del bisogno di credere
in qualcosa di diverso.
L'amore non sempre è
una strada in discesa
ma, a volte,
è una salita ardua,
piena di brusche frenate.
Ci vuole così poco
per innalzarti o sprofondare.
E perdersi per tanto tempo
dietro un illusione
ti dà un indirizzo,
una direzione,
ti spinge a cambiare.
Mi ricordo di te
e di me
in te,
del tempo perduto
e di quello ritrovato,
della gioia
e del dolore,
dell'andare via
e dell'essere ripreso,
della musica
e del silenzio,
dell'estasi
e dell'abbandono,
di così tante emozioni
e altrettante catene.
Se una donna
la vesti d'ideale
l'amore non è più amore,
ma trappola.
Quando innaffi troppo la pianta
con ció che vorresti,
non fai altro
che affogarla.
E poi, capire,
finalmente,
che la nostra strada
non era insieme,
perché, nel profondo,
insieme,
non lo eravamo mai stati.
E, allora,
solo allora,
ho trovato
quello che ho sempre cercato.
In altri occhi,
in un altro sorriso,
nella comunione vera
con uno spirito affine,
perché la vita insegna
che nella sconfitta
si può celare
una grande vittoria.
Mi ricordo di te,
e di me,
in te,
e dei miei vent'anni
senza se, senza ma.
08/24
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