Sangue (Razza di idioti!)
Sangue,
sangue ovunque,
imbratta gli occhi
urla attenzione.
Barbari tempi
dove vittime divengono carnefici,
dove l'unica strada
è il tallone di ferro.
L'uomo nuovo non è mai nato
intrappolato dal selvaggio con la clava.
Razza di idioti!
Viviamo in un paradiso
trasformato in inferno
da bambini con il potere di un dio
e con l'inconscienza di un folle.
In equilibrio sull'abisso
non vogliamo vedere
il filo che si spezza
e che nessuno è vincitore
sulle macerie
di un pianeta morente.
Sangue,
sangue ovunque.
Sui giusti e sugli ingiusti,
sui pii e sui blafemi,
sui consapevoli e sugli indifferenti,
su ogni piccolo rivo di bellezza
o su ogni malevole rifiuto.
Razza di idioti!
Intrappolati nell'oblio
ci rifiutiamo di imparare,
per un dio o per il potere
la storia oscura ritorna,
con roboanti rumori
e spade sempre più affilate.
Il sonno della ragione
continua a generare mostri
mentre Thanatos si bea
della nostra stupidità.
Sangue,
sangue ovunque.
Barbari tempi
dove i figli uccidono i padri
e i padri mandano a morire i figli,
dove il fuoco distrugge tutto,
e l'arte viene deturpata, violentata
mentre i ricordi ed il futuro
si colorano di rosso.
Violenza chiama vendetta
e incubo chiama incubo
in questa sterile terra,
piena di granitiche certezze
e vuota di poesia.
Diogene che cerca l'uomo
l'ha finalmente trovato:
ha le mani insanguinate
e cammina tra caos e indifferenza
mentre intorno a lui
il mondo brucia.
Il suo nome è Caino.
10/24
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