domenica 17 agosto 2025

L'insana commedia


L'insana commedia
Quest'irti colli
travolti da perverso furore
bruciano.
Dov'è la calma?
Cos'è questo assordante vento
che annuncia l'arrivo
della tempesta finale? 
Gloriandoci delle imperfezioni
ci abbuffiamo di spine,
flagellandoci di ostacoli. 
Per chi suona la campana 
se non per la nostra stupida arroganza?
Dov'è l'età della ragione
che ripulisce il sangue accumulato
sulle nostre mani? 
Quanto vorrei trovare l'isola che non c'è
e librarmi in aria con Trilli e Peter
fuggire da quest'insana commedia
in cui l'inferno è tatuato
con lettere di fuoco nel nostro cuore 
mentre le lacrime di coccodrillo
c'innondano.
Quanto vorrei tuffarmi nel fiume della vita
per risorgere nella valle dell'Eden 
senza il peccato originale
di quest'umanità predatrice. 
Siamo spettatori e attori
della trama creata
da un Dio sconosciuto
figlio dell'ipocrisia
e del lato oscuro della nostra forza.
Abbiamo piantato i fiori del male
sul cadavere putrefatto
della nostra indifferenza
e ce ne saziamo,
sentendo il richiamo della foresta
che libera il famelico lupo in noi.
È la solita infinita storia
Sempre in perenne lotta
tra gli angeli e i demoni
lasciamo che il fuoco divampi
mentre decidiamo da che parte stare. 
Dimenticando l'infinito che è in noi
seguiamo come pecore al macello
qualsiasi profeta di sventura
che ci avvicina sempre più 
ai bordi dell'apocalisse
Se questo è un uomo
l'uomo che ride
del dolore del fratello, 
l'uomo che si benda
per non vedere le lezioni della storia, 
l'uomo che si erge a Dio
decidendo chi vive e chi muore, 
io abdico a questa umanità 
sanguinaria. 
Razza di idioti! 
Camminiamo su di una strada
devastata dalla nostra cupidigia, 
senza un briciolo di nausea, 
sempre più miserabili 
con il cuore colmo di tenebra

P.C, 03/25

venerdì 8 agosto 2025

Viaggi Vagabondi 1

Viaggio in ciò che ha lasciato un segno nel mio cuore. 

Francesco Guccini
La Locomotiva
 


Nazim Hikmet

Può darsi
Può darsi che io
non arrivi
a un certo giorno,
può darsi
che penzolando a un capo del ponte
lascerò cadere la mia ombra sull'asfalto...
E può darsi
che, anche dopo
quel certo giorno,
io sia ancora In vita
irsuto di bianco pelo...
Se sarò vivo
dopo quel certo giorno,
appoggiandomi ai muri
per la periferia della città
suonerò il violino e canterò una canzone
ai vecchi, intorno a me,
che, come me, saranno
sopravvissuti all'ultima battaglia.
E dovunque volgerò l'occhio,
tutto sarà allegro, splendido,
e la sera stupenda,
e ascolterò il passo di gente nuova
che intona nuove canzoni.

Stan Lee e John Buscema
Silver Surfer

Jack London
Martin Eden


Van Gogh
Notte stellata


Blade Runner
di Ridley Scott 


Piazza Navona
Roma


sabato 2 agosto 2025

Lupo solitario

disegno di Claudio Villa x Tex


Lupo solitario
Ho ululato alla luna, 
disperato, 
come se fosse l'ultima volta, 
come se l'alba non tornasse più. 
Quando le ferite dell'anima
chiedono udienza, 
anche in mezzo al branco, 
il lupo è solitario. 
E ulula, 
disperato. 

P.C.04/25

giovedì 31 luglio 2025

Parole di scrittori

 San Girolamo scrivente del Caravaggio


Samuel Beckett
Ho provato. Ho fallito. Non importa, riproverò. Fallirò meglio.

Oscar Wilde
Siamo I demoni di noi stessi, e rendiamo il mondo il nostro inferno.

Mark Twain
Ognuno di noi è una luna: ha un lato oscuro che non mostra mai a nessuno.

Luciano De Crescenzo
La vita potrebbe essere divisa in tre fasi: rivoluzione, riflessione e televisione.
Si comincia con il voler cambiare il mondo 
e si finisce col cambiare i canali. 

Charles Bukowski
Non lasciatevi ingannare dalla nostalgia 
di quel che poteva essere. 
Non poteva essere nient'altro, 
altrimenti lo sarebbe stato. 

Albert Camus
Com'è duro vivere soltanto con quello che si sa e che si ricorda, e privi di quello che si spera. 

Andrea Camilleri
Una folgorazione ti arriva mentre meno te l'aspetti e forse mentre meno te la meriti. 


domenica 27 luglio 2025

lunedì 21 luglio 2025

Parole e silenzi

Tutto di Alighiero Boetti


Parole e silenzi
Le parole nuotano nei pensieri, 
si riposano per un attimo
e poi fuggono via. 
Cercano una via, 
si attaccano ad un senso, 
tornano, 
scappano, 
in un momento sembrano forti, 
poderose, 
poi flebili, evanescenti
Il tempo le ferma, 
il tempo le fa svanire, 
sono pugnali che ti lacerano l'anima
o carezze che ti donano pace. 
Ti si abbarbicano addosso, 
non ne puoi fare a meno, 
ti illudono come se fossero sogni, 
arrivano all'improvviso, 
portano scosse
franandoti dentro. 
Sono semi che germogliano, 
sono catene che imprigionano, 
ovunque tu sia 
ti vengono a cercare. 
Peró, 
e se volessi
soltanto
silenzio?

P.C. 11/24