mercoledì 23 ottobre 2024

Tra Pagliuzze, Sabbie e Altalene

 
Pagliuzze d'oro
Squarci di scomode verità 
si insinuano
in questi tempi ingannatori. 
Il setaccio fa cadere la sabbia
e lascia pagliuzze d'oro. 
Abbaglianti
come un lampo
fanno capolino
le risposte
ai tanti perché, 
e senza saperlo, 
in un imbrunire dorato, 
sai. 
07/24


Sabbie mobili
Da troppo tempo 
arrampicato 
allo specchio, 
scivolo giù,
non posso fermarmi, 
non ho più appigli, 
non ho scuse,
i fallimenti chiamano
e la forza di non sentirli
svanisce. 
A volte basta così poco 
per lasciarsi andare, 
per seguire le orme 
del mio Martin Eden
e smetter di lottare. 
Ma le sabbie mobili
delle mie piccolezze, 
si, mi fanno affondare, 
ma fino a un certo punto. 
E quel preciso punto
è dove l'essenza
dei miei perché 
dà un senso
di eternità 
al mio domani. 
07/24
 

L'altalena
E l'altalena 
va su e va giù, 
senza fermarsi. 
È un continuo palleggio
tra dolori e sorrisi, 
né vincitori né vinti, 
avanti e indietro
in un eterno balletto,
combattuti da un basta e un ancora
che logora e sfianca. 
Dipingere il futuro
su un altalena volante
è solo caos
e gli schizzi dei miei colori
esplodono sulla tela, 
la straziano, 
la fecondano, 
di eros e di thanatos
s'imbeve, 
mentre intorno a me
la furia o i silenzi 
dirgono l'orchestra
Ma l'altalena
va giù, 
va su, 
senza fermarsi. 
07/24

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