Nella vita può succedere. A me è capitato.
Di entrare in un periodo buio in cui non si vede via d'uscita. Di vedere crollare intorno a te tutto quello che avevi costruito. Di scoprire che quello che credevi era falso e chi ti stava intorno era altrettanto falso.
E che ti trovi a percorrere una strada dove quello che ritenevi impossibile è accaduto.
Con un terremoto interiore che stravolge la tua vita e sai che niente potrà essere uguale a prima.
A volte capita, e a volte capita altresi, che trovi aiuto in qualcosa che non ti aspettavi. Il mio cuore era pesante ed entrai in libreria alla ricerca di qualcosa da leggere che mi distraesse dalle mie ossessioni.
E presi un libro che in qualsiasi altro momento non mi avrebbe interessato:
Messaggio ad un aquila che si crede un pollo di Anthony De Mello.
Perchè lo presi? Forse perché in quel periodo mi sentivo sicuramente un pollo dato che avevo creduto a chi non meritava o forse perché la copertina come era capitato altre volte mi aveva colpito e incuriosito (una sorta di fumetto ed io ho sempre amato i fumetti)? Quien sabe?
La realtà è che era il libro giusto al momento giusto.
Mi ha dato sia quella spinta di cui avevo bisogno in quel frangente e sia dei suggerimenti che mi hanno aiutato:
tra i quali annullare i pensieri concentrandosi o sul respiro o sul vento che ti muove i capelli o sui battiti del cuore che puoi sentire su alcune parti del tuo corpo, piedi, mani ecc.
A volte serve solo qualcosa che sei pronto a sentire, che ti aiuti ad arrivare a svoltare l'angolo, perché dietro l'angolo c'è sempre qualcosa per cui vale la pena vivere.
E per me dietro l'angolo sarebbe arrivato qualcosa che avrebbe dato il vero senso alla mia vita.
Incipit
Il risveglio
Spiritualità significa risveglio.
La maggior parte delle persone, pur non sapendolo, sono addormentate.
Sono nate dormendo, vivono dormendo, si sposano dormendo, allevano i figli dormendo, muioino dormendo senza mai svegliarsi.
Non arrivano mai a comprendere la bellezza e lo splendore di quella cosa che chiamiamo esistenza umana.
Sapete, tutti i mistici, cattolici, cristiani, non cristiani, quale che sia la loro teologia, la loro religione, concordano su una cosa: che tutto va bene, tutto va bene. Sebbene regni il caos, tutto va bene.
Certo, è uno strano paradosso.
Purtroppo, però, la maggior parte della gente non arriva mai a capire che tutto va bene, perché è immersa nel sonno.
Ha un incubo.
L'anno scorso, alla televisione spagnola, ho sentito una storiella su un tizio che bussa alla porta di suo figlio.
«Jaime» dice, «svegliati!»
Jaime risponde «Non voglio alzarmi, papà».
Il padre urla «Alzati, devi andare a scuola».
Jaime dice «Non voglio andare a scuola».
«E perché no?» chiede il padre.
«Ci sono 3 ragioni» risponde Jaime.
«Prima di tutto, é una noia; secondo, i ragazzi mi prendono in giro; terzo, io odio la scuola.»
E il padre dice: «Bene, adesso io ti dirò 3 ragioni per cui devi andare a scuola: primo perché è tuo dovere; secondo, perché hai 45 anni, e terzo, perché sei il preside.»
Svegliatevi, svegliatevi! Siete adulti. Siete troppo grandi per dormire. Svegliatevi! Smettete di trastullarvi coi vostri giocattoli.
La maggior parte della gente afferma di voler uscire dall'asilo infantile, ma non bisogna crederle. Non credeteci!
La gente vuole solo aggiustare i propri giocattoli rotti. «Ridatemi mia moglie. Ridatemi il mio lavoro. Ridatemi i miei soldi. Ridatemi la mia reputazione, il mio successo.»
È questo che vogliono le persone: nuovi giocattoli. Tutto qui. Persino i migliori psicologi potranno dirvi che le persone non vogliono realmente essere curate. Quel che cercano è il sollievo; una cura sarebbe troppo dolorosa.
Svegliarsi è spiacevole, sapete.
Uno se ne sta lì nel letto, bello comodo.
È irritante essere svegliato.
Per questo il saggio guru non tenta di svegliare la gente.
Spero di saper essere saggio, in quest'occasione, e di non fare alcun tentativo per svegliarvi, se state dormendo.
In effetti non sono affari miei, anche se di tanto in tanto vi dico: «Svegliatevi!»
Io non devo far altro che andare avanti per la mia strada, ballare la mia danza.
Se ne saprete approfittare, bene; altrimenti, pazienza!
Come dicono gli arabi, « la natura della pioggia è sempre la stessa, ma fa crescere le spine nelle paludi e i fiori nei giardini.»