venerdì 31 marzo 2023

In ricordo di un amico


Sono passati 30 anni da quando come dice Guccini "dietro la curva c'era la morte che ti aspettava". 


Ciao Valter




domenica 26 marzo 2023

Silenzio

Silenzio

Accovacciato, 
a terra, 
al buio.
Ascolto il silenzio che mi parla. 
E d'infinito m'accendo.


martedì 21 marzo 2023

Storie di Famiglia: Nonno Tommaso e il Rastrellamento del Quadraro

Nonno Tommaso
Ripercorrere il passato è importante perché serve per ritrovare se stessi. 
Mio nonno paterno Tommaso é morto quando io avevo 15 anni circa e ció che mi ricordo di lui è che era un uomo alto, possente e che mi incuteva timore. 
Un uomo di poche parole e con nessuna manifestazione d'affetto nei confronti miei o dei miei fratelli. 
Ricordo solo che una volta, davanti alla tv, a vedere il giro d'Italia a casa sua, mi disse che da ragazzo aveva anche lui corso in bicicletta e poi ben poco d'altro. 
Anni dopo mio padre mi disse che era stato in campo di concentramento in Germania e lì cambio la mia percezione su di lui. Cercai di saperne di più, ormai mio nonno era già morto, e mio padre mi disse solo che era stato in un campo che aveva un doppio nome uguale e che quando era tornato (lui aveva circa 16 anni) fisicamente era come i deportati dei campi che si vedevano nei filmati di repertorio in tv, deperito ed irriconoscibile. 
Sul motivo per cui era stato deportato non sapeva dirmi nulla, solo che era successo durante un rastrellamento nazifascista dopo un attentato in cui erano stati uccisi dei tedeschi, che lui e gli altri con lui erano destinati ad essere uccisi e che all'ultimo momento fu deciso di portarli in Germania. Di quello che era successo lì non ne aveva mai voluto parlare e l'unica cosa che si ricordava mio padre era che tutti gli italiani venivano chiamati dai tedeschi "Badoglio" sinonimo per loro di Traditori. 
Non era ebreo e da quello che io sappia nemmeno partigiano. 
Parlando con un mio zio mi disse che era stato segnalato ai fascisti perchè aveva messo come nome ad uno dei suoi figli Giacomo e questo per loro era la dimostrazione del suo antifascismo (ovviamente per loro era in onore di Matteotti). 
Ho cominciato a cercare informazioni per saperne di più e internet in questo aiuta. 
Ho iniziato cercando qualcosa su di un Rastrellamento avvenuto a Roma ed ho trovato molte informazioni sul Rastrellamento del Quadraro, mio nonno aveva sempre vissuto lì vicino e ovviamente era possibile che mio padre facesse riferimento a quello. 
Finalmente poco tempo fa ho trovato la conferma di ció perché ho trovato il suo nome in un elenco di deportati scritti da Don Gioacchino Rey, parroco di Santa Maria del consiglio, chiesa del Quadraro. 
Ripercorrere i suoi passi mi ha fatto incontrare personaggi e temi i cui nomi fanno parte della storia: Kappler, le fosse ardeatine, il gobbo del quarticciolo, "gli schiavi di Hitler" . 
Un viaggio nella follia della 2ª guerra mondiale che mi ha fatto conoscere un pó di piú un nonno "semi-sconosciuto". 

Il Rastrellamento del Quadraro
All'alba del 17 aprile 1944 le Ss tedesche, comandate da Herbert Kappler e coadiuvate dai fascisti della Banda di Pietro Kock, circondarono il Quadraro e passando casa per casa arrestarono circa 2000 uomini di età compresa tra 15 e 60 anni.
Il Quadraro dopo l'occupazione nazista era diventato covo di partigiani, di renitenti alla leva, di sabotatori e di oppositori al regime. 
Pochi giorni prima in una osteria della zona rimasero uccisi tre tedeschi in uno scontro a fuoco con la banda del gobbo del quarticciolo. 
Quella fu la scusa per far partire quella che in codice fu chiamata "Operazione Balena".
Inizialmente i rastrellati furono portati al cinema Quadraro per essere schedati. Dopo ore di attesa, ammassati e trattati come bestie, vennero caricati su dei camion e portati a Cinecittà per la selezione. Dopo la selezione 947 circa di loro furono portati a Terni e da lì al campo di transito di Fossoli. L'esperienza di Fossoli, fu solo l'inizio di un lungo periodo di agonie e sofferenze: il 24 giugno, i rastrellati del Quadraro furono arruolati come "operai volontari per la Germania" e deportati in Germania e Polonia, costretti a lavorare nei campi di concentramento. Molti moriranno altri riuscirono a tornare, fortunatamente tra di loro c'era mio nonno Tommaso. 

Non so nulla di quello che ha vissuto in Germania né di cosa ha fatto dopo la liberazione dai campi e di come é tornato in Italia ma adesso sicuramente ho un tassello in più per capire chi era mio nonno Tommaso. 
 
La trasmissione "la storia siamo noi" 
condotta da Giovanni Minoli parla in maniera più dettagliata del rastrellammento del Quadraro. 
Questo è il video. 

Per chi vuole saperne di più
"per non dimenticare".





Targa commemorativa in largo dei Quintili

Parco 17 aprile 1944 – Giardino Monte del grano

 Il 17 aprile 2004 il Quartiere Quadraro è stato insignito della Medaglia d'oro al valor civile secondo questa motivazione

«Centro dei più attivi e organizzati dell’antifascismo, il quartiere Quadraro fu teatro del più feroce rastrellamento da parte delle truppe naziste. L’operazione, scattata all’alba del 17 aprile 1944 e diretta personalmente dal maggiore Kappler, si concluse con la deportazione in Germania di circa un migliaio di uomini, tra i 18 e i 60 anni, costretti a lavorare nelle fabbriche in condizioni disumane. Molti di essi vennero uccisi nei campi di sterminio, altri, fuggiti per unirsi alle formazioni partigiane, caddero in combattimento. Fulgida testimonianza di resistenza all’oppressore ed bammirevole esempio di coraggio, di solidarietà e di amor patrio". 

domenica 19 marzo 2023

Katana

È passato un pó di tempo da quando ho fatto questo disegno. 
Ha un significato per me perchè è uno dei primi dopo tanti anni che non disegnavo. 
Riprendere in mano qualcosa che ho amato fin da piccolo. 
Un regalo a me stesso
di cui avevo sicuramente bisogno. 

giovedì 16 marzo 2023

Quino

 
Oltre Mafalda, la bambina ribelle per antonomasia, ho sempre amato le sue tavole autoconclusive. 
Ha una profondità ed una grandezza sublime. 
Eccone alcune:


venerdì 10 marzo 2023

Frammenti Silenti

Frammenti Silenti
Attraversando l'ultimo mare
mi ritrovai nel luogo 
dove tutto si raccoglie, 
là dove esistono porte 
che é meglio non aprire
e porte che non possono essere chiuse.
Ad attendermi frammenti di me, 
sconosciuti e noti,
di varie forme e colori
sparsi ovunque. 
Il caso ci crea, 
ci forgia, 
ci mastica
e ci ricrea di nuovo
aprendo nuove strade
e chiudendone altre. 
Ogni frammento
é una parte di me
ed è una strada percorsa, 
li prendo in mano con affetto, 
li accarezzo e ne assaporo
Il senso, 
non li giudico e non ne fuggo, 
ferite e gioie si mischiano
e generano l'insieme. 
Il primo bacio su di una spiaggia
accoglie la farfalla appoggiata sul muro
sopra il letto di morte di mia madre;
il suono del primo vagito di mio figlio
accompagna l'urlo silenzioso di mio padre
nei suoi anni di dolore lacerante;
l'amore reale percorso attimo su attimo con la mia compagna di vita
guarda il ragazzo perso per anni dietro i ricci di un amore irreale ed impossibile;
la gioia negli occhi e nell'anima quando osservo mio figlio
asciuga le lacrime per gli amici persi tra scomparse e tradimenti;
il senso di pace che mi pervade 
mentre la mia mano disegna 
accoglie gli errori fatti e le scelte sbagliate. 
I frammenti danzano 
si mischiano e si allontanano 
in un vortice costante e continuo
e mi guardano silenti, 
mentre io mi compenetro con loro
... e la mia anima si espande. 

02/2023

mercoledì 8 marzo 2023

Gigi Proietti, come uno di famiglia

Gigi Proietti è stato uno degli artisti a cui sono affezionato di più.
Da quando ero ragazzo al tempo del teatro tenda e del suo spettacolo "A me gli occhi, please" è stato un piacere ed un divertimento ascoltarlo sia con le sue canzoni che con i suoi sketch o le sue barzellette. Ogni volta che appariva in tv non mancavo di vederlo. È stato un vero dispiacere per me quando è morto.
Fortunatamente il web ti può far rivedere le sue esibizioni quando vogliamo e questa "è cosa buona e giusta".
E quindi Signori e Signore
ecco a voi:
Il cavaliere nero 
(perché ogni tanto bisognerebbe essere un pó cavaliere nero) 
Nun je da retta Roma
Nunmerompeerca






lunedì 6 marzo 2023

Negli occhi di un bambino



Questo è un disegno fatto  anni fa da mio figlio quando era in prima elementare. 
Quanta arte "moderna" c'è negli occhi di un bambino. 



venerdì 3 marzo 2023

Sorrido


Il carnevale di Arlecchino di Joan Miró


Sorrido
Suoni non più metallici innondano di piacere lobi assetati, 
confusione di esistenze diverse rimbombano nel corridoio del sonno, 
il futuro si dipinge nelle linee della mano ricercando un fiore non ancora colto, 
la donna che cerco é già nata e in fondo alla mia disperazione so già che volto possiede. 
Attimi ancora presenti cancellano la realtà limitata, 
in un tempo di mille colori le pezze degli arlecchini costruiscono fiori di fantasia
mai prigionieri, mai grigi, 
e nella staticità di una normalità assente, un grido di vittoria distrugge una volta già chiusa. 
E, tra tutto questo, io sorrido. 
                                                             (1981)

giovedì 2 marzo 2023

Vasame

Quant'è bella questa versione cantata 
da Arisa
di Vasame 
scritta e composta 
da Enzo Gragnanello


Vulesse addiventà n'albero 'e rosePe te fa sentì l'addor e chist ammoreVulesse addiventà nu poc e solePe te fa sentí o'calore e chistu bene
Vulesse addiventà nu poc e vientePe trasì p'a forza rint 'a bocca toiaVulesse addiventà comm o'silenziePe te fa sentì tutt 'e respiri mie
Vasame, pe' chesta vota vasameCrideme, po' nun te cerche chiùVasame, pe' chesta vota vasameCrideme, po' nun te cerche chiù
Vulesse addiventà madre de suonnPe te fa sunnà ca tu cierc a meVulesse addiventà pullin 'e vasPer putè cadè ngopp 'e capill tuoie
Vasame, pe' chesta vota vasameCrideme, po' nun te cerche chiùE vasame, pe' chesta vota vasameCrideme, po' nun te cerche chiù
Vulesse addiventà n'albero 'e rosePe te fa sentì l'addor e chistu beneVulesse addiventà nu poc e solePe te fa sentí o'calore e chistu core
Vasame, l'ultima vota vasameCrideme, po' nun te cerche chiùVasame, pe' chesta vota vasameCrideme, po' nun te cerche chiù
Vasame, pe' chesta vota vasameCrideme, po' nun te cerche chiù