martedì 28 gennaio 2025

Messaggi in bottiglia

illustrazione di Eduard Riou


Messaggi in bottiglia
La verità è giudice e carnefice. 
In un presente in cui l'effimero
regna accanto al caos, 
dentro di te sai
che fra meno di un secolo
sarai dimenticato, 
e i tuoi affanni
si vestono di ridicolo
mentre lo scorrer del tempo
ti cancella. 
Grandezze e meschinità 
saranno preda della polvere
e il tuo sentirti Dio o nessuno
non avrà alcun senso. 
Brulichiamo
inseguendo sogni d'amore
o di gloria, 
arrampicandoci su pareti impervie
per mendicare attenzione, 
piangendo per un rifiuto
e innalzandoci per dei si, 
sempre correndo all'impazzata
intorno al nostro ombelico.
La verità è giudice e carnefice. 
In questo mare in tempesta
solo la danza immobile 
di questi messaggi in bottiglia
hanno una lebile speranza
di sopravviverti. 
Solo l'attimo fuggente
ha il sapore
di eternità.

10/24

domenica 26 gennaio 2025

l'ultimo mohicano se ne va

Due giorni fa è morto Gianfranco Manfredi. Io non l'ho mai conosciuto personalmente ma in qualche modo l'ho incrociato in diversi momenti della mia vita. Da ragazzo con le sue canzoni e con i suoi concerti con Ricky Gianco, entrambi voce di quel movimento del 77 che ha accompagnato la mia gioventù, poi più tardi l'ho ritrovato con mia sorpresa sulle pagine di Dylan Dog e successivamente l'ho seguito sul suo Magico Vento.
In quegli anni gli ho anche scritto una  lettera per fargli leggere un soggetto che avevo scritto per Dylan Dog (era un periodo in cui cercavo di seguire uno dei miei sogni) e lui fu gentilissimo dandomi suggerimenti e piccoli incoraggiamenti.
In quella circostanza l'ho trovato ironico e disponibile facendomi capire che bella persona fosse.
Ho riscontrato spesso la sua umanità e la sua cultura che spaziava su campi più svariati anche nei suoi post su Facebook e pensare di non leggerlo più mi riempie di tristezza. È un amico che se ne va.

Mitakuye Oyasin, Gianfranco. 
 
 

venerdì 24 gennaio 2025

Passeggiando con Maigret

I miei primi incontri con Maigret risalgono ai primi anni 70 quando in tv trasmettevano gli sceneggiati interpretati da Gino Cervi. Ricordo quell'atmosfera con affetto e l'immagine di Gino Cervi ormai è introiettata in me e me la rivedo mentalmente ogni qualvolta leggo un romanzo di Simenon sulle avventure del Commissario.
Quell'immagine corpulenta, quegli sguardi sornioni, quella calma apparente e quella forza sono i tratti distintivi, almeno per me, del Commissario francese.
Piano piano negli anni ho letto molti libri di Simenon con il Commissario Maigret e rimane sempre un porto sicuro dove rifugiarsi e lasciarsi accompagnare lungo le strade di Parigi per risolvere con lui le indagini più svariate. Sedersi con lui nei bistrò, sentire l'odore del tabacco che si sprigiona dalla sua pipa, pedinare i sospettati, entrare nella Sureté, viaggiare sui treni quando necessita, conservare con la Signora Maigret e infine scoprire ciò che si tenta di tener celato.
Le indagini del Commissario Maigret rimangono sempre una piacevole compagnia.

 
Incipit
Il commissario Maigret della 1ª squadra mobile, alzò la testa ed ebbe l'impressione che il brontolio della stufa di ghisa posta al centro dell'ufficio e collegata al soffitto da un grosso tubo nero si stesse affievolendo. Spinse da parte il telegramma, si alzo pesantemente, regolò la valvola e gettó tre palate di carbone nel focolare. Poi, in piedi, con le spalle rivolte al fuoco, caricò la pipa e si allentò il colletto che,  per quanto molto basso, gli dava fastidio. 
Guardò l'orologio, segnava le quattro. La sua giacca era appesa a un gancio piantato dietro la porta. 
Si diresse lentamente verso la scrivania, rilesse il telegramma... 



venerdì 17 gennaio 2025

Frammenti d'infinito


Frammenti d'infinito
La goccia 
scivola
lungo le vene della foglia, 
e cade, 
senza rumore. 
Le fronde, 
mosse dal vento, 
cantano, 
con voci lievi. 
Gli uccelli danzano, 
mentre il cielo li abbraccia, 
cullandoli. 
I piedi
accarezzano
fili d'erba
di cui senti
il profumo
Il calore
invade il tuo corpo, 
che ti parla, 
sorride. 
E finalmente, 
in questi barbari tempi, 
odo in me il silenzio
e con gioia
mi annullo, 
mi espando, 
in questi frammenti d'infinito.
10/24

domenica 12 gennaio 2025

Zavorre

Zavorre
Mostri,
s'annidano 
nei graffi dell'anima
e ti parlano. 
Ridono di te
e arroventano
la strada, 
hanno il potere
di fermarti, 
di umiliarti. 
Là, 
dove il buio comanda, 
ritorni bambino, 
quando, 
sotto le lenzuola, 
agognavi luce. 
Povero, 
piccolo, 
spaventato, 
guerriero, 
sei tu 
che coltivi l'orto
da dove i mostri
germogliano,
sono la zattera
dove ti aggrappi
quando non vuoi
imparare 
a nuotare. 

Mostri, 
che si dissetano
lungo il fiume 
dei tuoi ricordi 
più strazianti, 
che sussurrano
parole d'odio
al tuo orecchio assetato, 
che solleticano le tue cicatrici
e le risvegliano. 
Mostri inzuppati
di rabbia e rancore, 
figli dell'ignoranza
e delle chimere. 
Mostri
con le sembianze
di amici traditori, 
con le voci dolenti
delle ingiuste morti, 
con in un pugno
gli errori degl'imberbi anni. 
Mostri
che si cibano
delle tue superficialità, 
delle tue vigliaccherie
o delle tue granitiche certezze. 
Mostri da lenire,
da disinnescare, 
da riconoscere. 
Perchè la luce che agogni, 
quando infine arriva, 
porta con sé 
il disvelamento, 
e comprendi
che ciò che è stato
non può essere cambiato, 
e che il passato 
e i suoi mostri
sono fatti 
della stessa, 
evanescente
essenza 
dei sogni. 

La libertà 
è volare 
senza zavorre. 
09/24

venerdì 10 gennaio 2025

cose strane: un sogno


Ho fatto tanti anni fa un sogno che mi ha dato un po' di pace in un periodo terribile.
Era morta mia madre da poco tempo, dopo che anche mio padre era morto un anno e mezzo prima, ed ancora giovane ero rimasto solo. 
Io non sono un credente, non penso che ci sia un aldilà in cui si rincontri chi si è perduto o in cui ti ritrovi in paradiso o all'inferno in base a come ti sei comportato. Se qualcosa esiste sarà completamente diverso da come potremmo immaginarlo. 
In quel sogno mia madre era in corridoio nella casa dove abitavamo e mi sorrideva. Io sapevo che era morta e lei mi diceva di non preoccuparmi. Poi mi disse di uscire fuori nel cortile con lei e li trovai mio padre. Io lo abbracciai e poi piano piano scomparve. Mi girai verso mia madre che mi sorrideva e ci abbracciammo. Poi anche lei scomparve. Dopo di ciò mi svegliai.
Era un saluto, perché in tutti questi anni non li ho mai più sognati. Il ricordo di quella sensazione lo tengo ancora stretto nel mio cuore. È stato un abbraccio per darmi forza di cui avevo sicuramene bisogno e un addio sorridente (così mi va di credere anche se non sono credente😉). 

mercoledì 8 gennaio 2025

Parole di Filosofi

Søren Kierkegaard
In teatro scoppiò un incendio dietro le quinte. Un clown uscì sul palcoscenico e avvisò il pubblico. Gli spettatori pensarono che si trattasse di uno scherzo e applaudirono. Il clown ripeté l’annuncio, con sempre maggior divertimento dei presenti. È così, immagino, che il mondo finirà distrutto: tra l’ilarità generale dei buontemponi, convinti che sia tutto un gioco.

Giordano Bruno
La libertà di pensiero è più forte della tracotanza del potere.

Marco Aurelio
La felicità della tua vita dipende dalla qualità dei tuoi pensieri. 


Snoopy di Charles Schulz

Karl Marx
Gli uomini si giudicano non da quello che pensano o dicono di pensare, ma da quello che fanno. 

Bertrand Russel
Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l'autorità, i luoghi comuni, i dogmi.
Non esiste la verità assoluta. 
Non smettete di pensare.
Siate voci fuori dal coro.
Siate il peso che inclina il piano.
Un uomo che non dissenteria è un seme che non crescerà mai. 

sabato 4 gennaio 2025

Il giardino segreto

Il giardino segreto
Passeggiando
nel mio segreto giardino
sorrido, 
mentre il profumo di fiori 
che solo io conosco
mi abbraccia. 
Sentieri a me cari
percorro, 
senza dolore, 
senza sorprese, 
ed ogni piccolo filo d'erba
mi è noto, 
mi culla. 
Io solo posseggo le chiavi 
di questo mio giardino, 
è il luogo
dove di pace
m'inebrio
dove riacquisto forza
e mi acquieto. 
Lì, 
suono la mia musica, 
senza rumori,
do voce alle mie parole, 
senza disturbi, 
colgo idee e le assorbo, 
senza caos
o interferenze. 
In questo giardino segreto, 
il tempo
batte al ritmo
del mio cuore
e intorno a me
tutto tace, 
mentre 
la mia anima
accordo. 
09/24