Qui ho vissuto per un periodo la mia adolescenza, come punto d'incontro di un gruppo di amici; e qui, soprattutto, ho incontrato colei che é divenuta la compagna della mia vita.
Ritornarci ogni tanto mi regala ancora emozioni e mi riempie gli occhi di bellezza.
Ringrazio il destino che mi ha donato momenti importanti in un luogo tra i piú belli al mondo.
Un altro dei miei caposaldi del fumetto é l'unico vero "supereroe" italiano:
lo spirito con la scure, Zagor-te-nay.
La creazione di Guido Nolitta ( Sergio Bonelli) e di Gallieno Ferri ha accompagnato la mia crescita e ricordo con piacere il primo fumetto comprato "La Freccia mortale". E' stato l'inizio di un viaggio in quella che è stata definita l'età d'oro di Zagor: I Vichinghi, Odissea Americana, Zagor contro il vampiro e chi più ne ha più ne metta.
Era una gioia per il cuore e per gli occhi sfogliare quelle pagine e perdersi dietro le avventure di Zagor e Cico.
Si sono susseguiti vari disegnatori in questi anni ma il tratto di Ferri è quello che per me caratterizza di più le fattezze di Zagor.
La foresta di Darkwood, i vari nemici (Hellingen, il re delle aquile, Rakosi ecc.) , gli alleati, (Guitar Jim, Digging Bill, Ramath ecc.) hanno il segno di Gallieno Ferri e le storie a cui più sono legato sono quelle scritte da Sergio Bonelli, uno scrittore dall'immaginazione fervida e inesauribile ed un grande direttore editoriale che con la sua Sergio Bonelli Editore ci ha regalato migliaia e migliaia di tavole preziose.
Se dovessi dire quale cantante rappresenta al meglio i miei vent'anni questo è Francesco Guccini.
Ricordo I suoi concerti, soprattutto quelli a Castel Sant'Angelo, e la sua capacità di coinvogerti completamente nella sua musica e non solo. Tra una canzone e l'altra, con un bicchiere di vino in mano, i suoi racconti ci divertivano e ci coinvolgevano creando tra di noi una comunione che raramente ho riprovato nuovamente.
E noi, in quegli anni, ci facevamo trascinare dalle emozioni delle sue canzoni più politiche come La Locomotiva, Dio é morto e Auschwitz o da quelle più intimiste come Vedi Cara, il vecchio e il bambino, Canzone per un'amica o Cyrano.
Quante belle canzoni ha scritto Francesco Guccini in questi anni.
È un grande poeta, un grande cantante ed un grande uomo il "mio" Francesco Guccini.
Dio è morto
Ho visto
la gente della mia età andare via
lungo le strade che non portano mai a niente,
cercare il sogno che conduce alla pazzia nella ricerca di qualcosa che non trovano nel mondo che hanno già,
dentro alle notti che dal vino son bagnate,
dentro alle stanze da pastiglie trasformate,
lungo alle nuvole di fumo di mondo
fatto da città,
essere contro ad ingoiare
la nostra stanca civiltà
e un dio che é morto,
ai bordi delle strade dio é morto,
nelle auto prese a rate dio é morto,
nei miti dell'estate dio é morto...
Mi han detto che questa mia generazione ormai non crede
in ciò che spesso han mascherato
con la fede,
nei miti eterni della patria o dell'eroe perché ormai è venuto il momento di negare
tutto ciò che è falsità, le fedi fatte di abitudini e paura, una politica che é solo far carriera, il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto, l'ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto,
e un dio che é morto,
nei campi di sterminio dio é morto,
coi miti della razza dio é morto
cogli odi di partito dio é morto...
Ma penso
che questa mia generazione é preparata
a un mondo nuovo e a una speranza appena nata,
ad un futuro che ha già in mano,
a una rivolta senza armi,
perché noi tutti ormai sappiamo
che se dio muore é per tre giorni e poi risorge,
in ciò che noi crediamo dio é risorto,
in ciò che noi vogliamo dio é risorto,
nel mondo che faremo dio é risorto...
Vedi cara
Vedi cara, é difficile a spiegare,
é difficile parlare dei fantasmi di una mente.
Vedi cara, tutto quel che posso dire
é che cambio un pó ogni giorno, é che sono differente.
Vedi cara, certe volte sono in cielo
come un aquilone al vento che poi a terra ricadrà.
Vedi cara, é difficile spiegare,
é difficile capire se non hai capito già...
Auschwitz
Son morto con altri cento,
son morto ch'ero bambino,
passato per il camino
e adesso sono nel vento
e adesso sono nel vento...
Ad Auschwitz c'era la neve,
il fumo saliva lento
nel freddo giorno d'inverno
e adesso sono nel vento,
adesso sono nel vento...
Il vecchio e il bambino
Un vecchio e un bambino si preser per mano
e andarono insieme incontro alla sera;
la polvere rossa si alzava lontano
e il sole brillava di luce non vera...
L'immensa pianura sembrava arrivare
fin dove l'occhio di un uomo poteva guardare
e tutto d'intorno non c'era nessuno:
solo il tetro contorno di torri di fumo...
i due camminavano, il giorno cadeva,
il vecchio parlava e piano piangeva:
con l'anima assente, con gli occhi bagnati, seguiva il ricordo di miti passati...
La Locomotiva
Non so che viso avesse,
neppure come si chiamava
con che voce parlasse,
con quale voce poi cantava
quanti anni avesse visto allora,
di che colore i suoi capelli
ma nella fantasia ho l'immagine sua,
gli eroi son tutti giovani e belli
gli eroi son tutti giovani e belli
gli eroi son tutti giovani e belli...
L'avvelenata
Ma s'io avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto, le attuali conclusioni
credete per questi 4 soldi, questa gloria da stronzi, avrei scritto canzoni...
Cyrano
Venite pure avanti, voi con il naso corto, signori imbellettati, io più non vi sopporto, infileró la penna ben dentro al vostro orgoglio