martedì 27 settembre 2011

Ciao Sergio.

illustrazione di Roberto Diso


Ieri se n'è andato qualcuno che ho sempre considerato come un vecchio amico. 
Sono cresciuto con le sue storie
e quello che oggi io sono è dovuto anche a lui.
Un saluto doveroso ad un grande uomo, Sergio Bonelli.




mercoledì 11 maggio 2011

Adios, Carlos


Un saluto ad un grande autore di fumetti che ci ha lasciato, Carlos Trillo.

giovedì 31 marzo 2011

Gli auguri dell'innocenza di William Blake


Vedere un Mondo in un granello di sabbia,
e un Paradiso in un fiore selvatico,
tenere l'Infinito nel palmo della mano
e l'Eternità in un'ora.

lunedì 21 febbraio 2011

Caino e Abele

Una poesia di Charles Baudelaire per continuare il viaggio:




Caino e Abele
Razza d'Abele, dormi, bevi e mangia:
con che compiacimento ti sorride Dio!

Razza di Caino, striscia
nel fango e muori miserabile!

Razza d'Abele, il tuo sacrificio
accarezza il naso ai Serafini!

Razza di Caino, il tuo supplizio
potra mai avere fine?

Razza d'Abele, guarda prosperare
II tuo bestiame e le tue semine!

Razza di Caino, le tue viscere
urlano di fame come un vecchio cane!

Razza d'Abele, scaldati il ventre
al focolare patriarcale!

Razza di Caino, trema di freddo
nel tuo antro, povero sciacallo!

Razza d'Abele, ama e prolifica!
Anche il tuo oro si moltiplica!

Razza di Caino, guardati
dalle grandi brame, cuore ardito!

Razza d’Abele, tu cresci e ti pasci
come le cimici dei boschi!

Razza di Caino, trascina per le strade
la tua famiglia disperata!

Razza d'Abele, la tua carogna
ingrasserà la fumante terra!

Razza di Caino, il tuo compito
non è ancora finito!

Razza d'Abele, vergognati!
II ferro e vinto dallo spiedo!

Razza di Caino, sali al cielo
e scaraventa sulla terra Dio!

C. Baudelaire
Le Fleurs du Mal

martedì 8 febbraio 2011

Piccole coincidenze: un vecchio frac di Modugno, fantasticherie di Berardi e Milazzo, mio padre

A volte la vita ci fa dei doni quando meno ce li aspettiamo.
Ricordo ancora il giorno in cui anni fa comprai Fantasticheria di Berardi e Milazzo
e scopri con piacere all’interno un fumetto dedicato a Vecchio Frac di Modugno.

immagine tratta da "Fantasticheria" di Berardi e Milazzo (Edizioni L'Isola Trovata)

Dovete sapere che io amo molto questa canzone
per l'atmosfera magica che riesce a creare 
e in più perché mio padre assomigliava a Modugno, 
per cui sentirla e ricordarmi di lui è un tutt'uno.

Quando comprai questo fumetto mio padre era morto da poco
e la scoperta di queste pagine fu un dono gradito in un periodo buio.

Coloro che hanno la capacità di emozionare con le loro opere qualcun'altro sono esseri speciali 
e vanno ringraziati per ciò che fanno.


tratto da Fantasticheria di Berardi e Milazzo
Un grazie di cuore da un vagabondo.
 

 

lunedì 17 gennaio 2011

Cavalcando con Ken Parker

In un viaggio come si deve bisogna farsi accompagnare da alcuni veri amici che si è avuta la fortuna di incontrare, Ken è sicuramente uno di questi.  E' un rapporto nato con il tempo e mi ha dato sicuramente emozioni e piacere. Berardi e Milazzo hanno creato qualcosa di unico e raro ormai più di trent'anni fa; ho amato e amo tante avventure di Ken a cominciare da Chemako per continuare con Casa dolce casa, Adah, Sciopero, il respiro e il sogno e chi più ne ha più ne metta. Adesso il povero Ken è sospeso in un limbo, chiuso in prigione, ma mi auguro che i suoi due genitori decidano al più presto di liberarlo e di proiettarlo in nuove avventure. Un uomo come Ken non può essere prigioniero.  Lui è per me il simbolo della libertà e chiunque ha letto le sue storie sa di che cosa parlo. 
Per ora...
So long Chemako.

P.S. Per chi non lo ha mai letto ve lo consiglio caldamente
       (cercate, gente, cercate).

lunedì 10 gennaio 2011

Può darsi

Il mio viaggio inizia qui con una splendida poesia di Nazim Hikmet

Può darsi

Può darsi che io
non arrivi
a un certo giorno,
può darsi
che penzolando a un capo del ponte
lascerò cadere la mia ombra sull'asfalto...
E può darsi
che, anche dopo
quel certo giorno,
io sia ancora In vita
irsuto di bianco pelo...
Se sarò vivo
dopo quel certo giorno,
appoggiandomi ai muri
per la periferia della città
suonerò il violino e canterò una canzone
ai vecchi, intorno a me,
che, come me, saranno
sopravvissuti all'ultima battaglia.
E dovunque volgerò l'occhio,
tutto sarà allegro, splendido,
e la sera stupenda,
e ascolterò il passo di gente nuova
che intona nuove canzoni.