sabato 2 agosto 2025

Lupo solitario

disegno di Claudio Villa x Tex


Lupo solitario
Ho ululato alla luna, 
disperato, 
come se fosse l'ultima volta, 
come se l'alba non tornasse più. 
Quando le ferite dell'anima
chiedono udienza, 
anche in mezzo al branco, 
il lupo è solitario. 
E ulula, 
disperato. 

P.C.04/25

giovedì 31 luglio 2025

Parole di scrittori

 San Girolamo scrivente del Caravaggio


Samuel Beckett
Ho provato. Ho fallito. Non importa, riproverò. Fallirò meglio.

Oscar Wilde
Siamo I demoni di noi stessi, e rendiamo il mondo il nostro inferno.

Mark Twain
Ognuno di noi è una luna: ha un lato oscuro che non mostra mai a nessuno.

Luciano De Crescenzo
La vita potrebbe essere divisa in tre fasi: rivoluzione, riflessione e televisione.
Si comincia con il voler cambiare il mondo 
e si finisce col cambiare i canali. 

Charles Bukowski
Non lasciatevi ingannare dalla nostalgia 
di quel che poteva essere. 
Non poteva essere nient'altro, 
altrimenti lo sarebbe stato. 

Albert Camus
Com'è duro vivere soltanto con quello che si sa e che si ricorda, e privi di quello che si spera. 

Andrea Camilleri
Una folgorazione ti arriva mentre meno te l'aspetti e forse mentre meno te la meriti. 


domenica 27 luglio 2025

lunedì 21 luglio 2025

Parole e silenzi

Tutto di Alighiero Boetti


Parole e silenzi
Le parole nuotano nei pensieri, 
si riposano per un attimo
e poi fuggono via. 
Cercano una via, 
si attaccano ad un senso, 
tornano, 
scappano, 
in un momento sembrano forti, 
poderose, 
poi flebili, evanescenti
Il tempo le ferma, 
il tempo le fa svanire, 
sono pugnali che ti lacerano l'anima
o carezze che ti donano pace. 
Ti si abbarbicano addosso, 
non ne puoi fare a meno, 
ti illudono come se fossero sogni, 
arrivano all'improvviso, 
portano scosse
franandoti dentro. 
Sono semi che germogliano, 
sono catene che imprigionano, 
ovunque tu sia 
ti vengono a cercare. 
Peró, 
e se volessi
soltanto
silenzio?

P.C. 11/24

venerdì 18 luglio 2025

Quando il fumetto è arte: Magnus

Roberto Raviola
in arte Magnus
Fumettista italiano

"Disegnare i fumetti e scriverli non è difficile, purché si scriva con squadra e compasso e si disegni col vocabolario."

Lo sconosciuto

Alan Ford


Tex



martedì 15 luglio 2025

Tanto pe' parlà

Modi di dire, frasi e altro del dialetto romano.

Aò!
Quando chiami qualcuno.

Daje! 
Quando inciti qualcuno o qualcosa, 
es. daje Roma (forza Roma).

Mò!
Adesso.

'Namo
Andiamo.

Avoja
Certo! 

Stacce! 
È così. Accetta la situazione. 

Ciao Core! 
Lascia perdere. Molla. 

Mò te scrocio! 
Mò te sdrumo! 
Adesso ti picchio. 

Ndo cojo cojo. 
Come capita. Alla cieca. 

Sti Cazzi! 
Nun me ne po' frega de meno. 
Non mi interessa. 

Me cojoni! 
Ammazza! 
Quando è qualcosa che vale la pena vedere.

Che me stai a cojonà? 
Che me stai a pià p'er culo? 
Mi stai prendendo in giro?

Me pari mi nonno 'n cariola
Ti vedo alquanto ridotto male. 

Se mi nonno c'aveva 3 palle era 'n flipper
Con i se non si ottiene nulla. 

A chi tocca nun se' ngrugna
È inutile prendersela. 


Nino Manfredi  
Tanto pe' cantà

venerdì 11 luglio 2025

Catene, Tappeti e Spifferi

Catene
Mi sono perso
in questo caos ordinario, 
prigioniero
delle mie viltà
ho lasciato andare, 
con rimpianto, 
le mie libertà.
Vorrei poter strappare
queste misere catene
per riconoscermi, 
per ritrovarmi,
lasciare che lo sguardo
si spinga lontano
alla ricerca di
inesplorati lidi, 
di nuovi profumi. 
Ma l'ironia suprema
è che di queste impalpabili catene, 
non riesco più a farne a meno. 


Il tappeto
È così facile
alzare il tappeto
e nascondere le tue miserie. 
Come sei orgoglioso del tuo tappeto. 
Le sue trame sono stupende, 
ha colori sgargianti, 
è soffice, sfarzoso, 
alquanto raffinato. 
Ma i brontolii che da sotto escono, 
hanno il potere di tenerti sveglio, 
non ti danno tregua. 
E più rimangono sotto il tappeto
più si ingrandiscono, 
offuscando il tuo orizzonte. 
Le alghe che si accumulano in mare
incagliano il timone della nave, 
non va avanti. 
E tu, 
che con sforzo prosegui, 
pian piano
ti annulli. 
Povero stolto. 
Basterebbe così poco. 
Alzare il tappeto
e ripulire. 

Spifferi
Ci sono giorni 
dove il passato bussa, 
con forza, 
alla tua porta, 
e tu vorresti
aprirla, 
ripercorrere
gli stessi sentieri, 
per ritrovare quel che hai perso. 
La seconda occasione
ti seduce, 
ti dà speranza
per cambiare il già noto. 
Vorresti toccare
nuovamente visi e corpi
lasciati indietro, 
ascoltare voci svanite,
farti ammaliare di nuovo
da battiti incontrollati. 
Riabbracciare le passioni
per perderti nell'ignoto, 
riassaporare gemiti
conosciuti e mai dimenticati,
ascoltare musiche già suonate, 
abbeverarti alle curiosità
ancora da esplorare, 
annaffiare talenti dimenticati
e immergerti di nuovo 
in vecchie utopie.

Guardare indietro
per rivederti, 
per capire l'oggi
con i suoi ritmi lenti. 

Ma non esiste setaccio
che può separare il bene dal male, 
e se la porta si apre
entra anche l'urlo dell'anima
che non vorresti più provare. 
In questi tempi che sembrano immobili
la porta non puoi aprirla, 
sai che da lì entrerà 
il sole insieme alla tempesta. 
Ci sono dolori 
che ti hanno squassato, 
lacerato, 
ricreato, 
e tu, 
non hai più la forza 
per sopravvivere
nel buio. 
Ci sono ferite 
impossibili da rimarginare, 
ci sono perdoni 
impossibili da dare, 
e dalla porta, 
del vento del passato, 
lasci entrare solo spifferi, 
spifferi di te.

P.C. 11/24

martedì 8 luglio 2025

domenica 6 luglio 2025

Parole di Twain

Samuel Clemens
in arte Mark Twain

foto di Bradley

Il segreto del successo nella vita è fare della tua vocazione il tuo divertimento.

Un banchiere è uno che ti presta il suo ombrello quando c'è il sole, e lo rivuole indietro appena inizia a piovere.

Quando sei arrabbiato, conta fino a cento; se sei molto arrabbiato, bestemmia. 

Mai rimandare a domani quello che puoi fare benissimo dopodomani. 

L'Uomo è una creatura fatta alla fine del lavoro di una settimana in cui Dio era stanco. 

Migliaia di uomini di genio vivono e muoiono senza essere scoperti: o da sé stessi o dagli altri. 

È meglio tenere la bocca chiusa e lasciare che le persone pensino che sei uno sciocco piuttosto che aprirla e togliere ogni dubbio. 

lunedì 30 giugno 2025

Armonia celeste

Armonia celeste
Aria salmastra, 
nelle nari, 
nei pori. 
Piedi nudi
sul bagnasciuga, 
onde che accarezzano,
solleticando. 
Alzi gli occhi al cielo, 
volo di gabbiani
li fecondano, 
disegni nascosti nelle nuvole
ti sorridono. 
Odi suoni
d'armonia celeste
mentre, 
nell'agognato abbandono, 
il cuore si dilata.
P. C. 12/24

mercoledì 25 giugno 2025

Ricordi da bambino: la tombola romana.

Chissà perché con questo giugno romano così caldo mi viene in mente il natale?
Eravamo piccoli e il momento dei giochi natalizi e soprattutto della tombola era un momento importante in famiglia.
Ricordo la tombola a casa di mia nonna
e le risate fra tutti i parenti attorno alla tavola. 
E i numeri estratti dal sacco. 
Ma molti non erano solo numeri ma erano sostituiti da una parola che li rappresentava.
Da mia nonna, romana doc, c'era tra i numeri che mi ricordo:
1 Pitillo (il più piccolo) o Pippetto o il più grosso
5 La mano
6 La Befana
8 Occhiali
11 I zeppetti
12 La dozzina
13 La fortuna 
17 La disgrazzia
19 L'imbriacone (o Oliviero che era uno zio che presumo con questo vizietto)
22 Le carozzelle
23 Bucio de' culo
24 La vigilia
25 Natale
26 Santo Stefano
33 L'anni de Cristo
40 La gallina canta
44 Gatti in fila per 6 col resto di 2 ( per noi bambini dalla canzone dello zecchino d'oro) 
46 I sordi
47 Morto che parla
66 le zitelle
77 Le gambe delle vecchie
88 Occhialoni
89 La vecchia
90 La paura

Ovviamente si segnavano i numeri usciti sulle cartelle necessariamente con le bucce dei mandarini.

E a capodanno a mezzanotte spaghetti non lenticchie e più ne mangiavi e più  soldi avresti ricevuto il nuovo anno.

Ricordi da bambino... 

venerdì 20 giugno 2025

Il leone e lo sciacallo

Il leone e lo sciacallo
Menzogna e verità 
s'intrecciano, 
si chiamano, 
hanno potere, 
ti nominano. 
Menzogne, 
le tue, 
quelle che ti sei raccontato, 
oppure quelle degli altri,
quelle che ti hanno distrutto
e ti hanno creato. 
Nascoste dove per te
era impossibile vedere, 
nelle parole e nelle azioni di un amico
o di chi ti dovrebbe amare, 
false come Giuda
e ricolme di miele. 
Menzogne che, 
come un sasso lanciato in acqua, 
creano cerchi
e si allargano, 
distruggendo tutto quello 
in cui hai creduto. 
Menzogne che svelano verità, 
uno schiaffo violento che ti risveglia
e spazza via le Illusioni, 
togliendo le maschere al reale. 
In mezzo alla tempesta
i cuori si denudano, 
il leone si palesa, 
lo sciacallo fugge. 
E la verità rimbomba. 
Verità che dà dolore, 
che sa di sconfitta, 
che ti lancia in un nuovo mondo
da scoprire, 
da capire. 
Verità che ti insegna la strada
e dà luce, 
è il tuo maestro, 
è il tuo giudice, 
è il seme
da cui germoglia
la tua nuova identità. 

Menzogne, verità 
s'intrecciano, 
si chiamano,
ti chiamano, 
ti tolgono la pelle
e la rinnovano. 
Dicendoti, 
finalmente, 
chi sei. 
P. C. 11/24

sabato 14 giugno 2025

Parole di Vincent

 
Vincent Van Gogh

Prima sogno I miei dipinti, poi dipingo I miei sogni. 

Non è tanto il linguaggio del pittore che si deve sentire, quanto quello della natura. 

Se oggi non valgo nulla, non varrò nulla anche domani. Ma se domani scoprono in me dei valori, vuol dire che li posseggo anche oggi. Poiché il grano è grano, anche se la gente dapprima lo prende per erba. 

Non aspiro a diventare qualcuno di straordinario mi basta di essere ordinario nel senso che il mio lavoro sia ragionevolmente buono, che abbia il diritto di esistere e che possa servire a uno scopo. 

Non bisogna giudicare Dio da questo mondo, perché è soltanto uno schizzo venuto male. 

I pescatori sanno che il mare è pericoloso e le tempeste terribili, ma non hanno mai considerato quei pericoli ragioni sufficienti per rimanere a terra. 

martedì 10 giugno 2025

Lo sguardo fanciullo


Lo sguardo fanciullo
Prima che cali l'ultima notte
e i tuoi passi svaniranno, 
ci sono nodi da sciogliere 
strappi da rammendare,
cassetti da riordinare. 
Ripulire il cammino
per recuperare 
le tessere perdute
del tuo puzzle
togliere la polvere 
che si è accumulata
per poter rivedere l'essenza.
Appianare le onde anomale
e accantonare le parole
per abbracciare il silenzio 
e fartene dono. 
Ritrovare lo sguardo fanciullo
che sani le ferite, 
ti liberi dal male 
e scopra la nudità del re. 
E prima che cali l'ultima notte
ascoltare la tua risata, 
che davanti all'inesorabile falce, 
risuonerà.
P. C. 11/24

domenica 8 giugno 2025

Pizzichi di zen

Ci sono dei libri che fanno parte di un piccolo bagaglio che mi ha accompagnato in un periodo della mia giovinezza e che sono stati adottati da tanti della mia generazione. 
Sono libri che parlano di crescita spirituale e di una via alla conoscenza di sé. 


101 storie zen

 
1 Una tazza di té

Nan-In Un maestro giapponese dell'era Meiji (1868-1912), ricevette la visita di un professore universitario che era andato da lui per interrogarlo sullo zen. 
Nun-in versó il tè. Colmó la tazza del suo ospite, e poi continuò a versare. 
Il professore guardó traboccare Il té, poi non riuscì più a trattenersi. "È ricolma. Non c'è n'entra più!". "Come questa tazza," disse Nan-in "tu sei ricolmo delle tue opinioni e congetture. Come posso spiegarti lo Zen, se prima non vuotila tua tazza?" 


Lo zen e il tiro dell'arco
 
 
Dall'introduzione
 
L'Uomo è un essere pensante, ma le sue grandi opere vengono compiute quando non calcola e non pensa. 
Dobbiamo ridiventare " come bambini" attraverso lunghi anni di esercizio nell'arte di dimenticare se stessi. 
Quando questo è raggiunto, l'uomo pensa  eppure non pensa. Pensa come la pioggia che cade dal cielo; pensa come le onde che corrono sul mare; pensa come le stelle che illuminano il cielo notturno; come le foglie verdi che germoglianosotto la brezza primaverile. Infatti è lui stesso la pioggia, il mare, le stelle, il verde. 
Quando l'uomo ha raggiunto questo grado di sviluppo "spirituale" è un maestro Zen della vita. 


mercoledì 4 giugno 2025

quando il fumetto è arte: Toppi

Sergio Toppi
Milano 11/10/1932
Milano 21/08/2012
Fumettista e illustratore italiano

"Non si crea nulla dal nulla. Per esempio non è detto che una storia del medioevo deve essere pignola, uno deve arrivare a crearsi un suo medioevo, completamente inventato, ma credibile. Vestiti, armature, architetture è importante conoscerle per rielaborarle. Ora, a questo si arriva solo guardandosi molto intorno. Uno può fare anche una commistione di generi, però prima bisogna aver capito bene le cose."