Toc, toc
Ho sentito bussare alla mia porta.
Ho aperto.
Era la pazienza
Sono l'architrave
su cui la conoscenza regge,
il tranquillo mare nei turbolenti tempi.
Era la gentilezza
Sono la carezza dell'anima,
regalo empatia e dispenso sorrisi.
Era la passione
Sono l'impetuoso vento
che spinge la vela,
del talento il limpido scampanellio.
Era la curiosità
Rovistando nel nuovo
creo rivoluzioni,
sono il punto interrogativo
che dona risposte.
Era il dubbio
Sono la linfa dell'umiltà,
libero dai dogmi cavalco.
Era la verità
Nelle mie limpide acque ti specchi,
libero da catene e perniciosi veli.
Era la saggezza
Nella calma fiorisco,
nell'accogliere il fluire del tempo
apprendo.
Era la fantasia
Dove passo fioriscono colori,
sono l'accento che fa sorridere il cuore.
Era il coraggio
Sono l'altra faccia della paura,
senza di lei chiamami incoscienza.
Era la poesia
Creo parole che danzano in te,
denudandoti t'infilzano,
portandoti dove dimorano i sogni.
Era l'amore
Sono l'origine del mondo,
nelle mie molteplici forme
della vita ne coloro il senso.
Era Il silenzio
Il mio respiro ho ascoltato.
Era la morte
ho richiuso la porta.
P. C. 03/2025
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