Da ragazzo la mia curiosità spaziava in più campi e nell'ambito delle letture mi avvicinai a due serie di eroi neri.
Due geni del male francesi che per un po' di tempo con le loro avventure mi hanno affascinato.
Rocambole e Fantomas, il primo criminale trasformista antisegnano del Diabolik delle sorelle Giussani e di Kriminal di Magnus e Bunker.
Se Rocambole (dai cui rocambolesco) nei vari libri diviene un eroe buono Fantomas è l'assassino senza pietà e la lotta con l'ispettore Juve e il giornalista Fandor è la base su cui si sviluppano le sue avventure.
Le copertine di Karel Thole per Fantomas era quel tocco in più che mi faceva propendere per i suoi libri.
Rocambole
L'eredità misteriosa
Prologo
Era l'anno 1812. La Grande Armata compiva la sua ritirata, lasciando dietro di sé Mosca e il Cremlino in fiamme, e la metà dei suoi battaglioni nei flutti ghiacciati della Beresina. Nevicava. L'occhio non scorgeva che terra coperta di neve e un cielo grigiastro.
«Ho detto... Fantomas.»
«E cosa significa?»
«Tutto... e niente!»
«E allora chi è?»
«Nessuno. Eppure è qualcuno!»
«Ma, insomma, che cosa fa questo qualcuno?»
«Fa paura!»
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