Inseguendo il dondolio dell'Ankh
Dov'è la straziante utopia
che ha conficcato le sue unghie assassine
nella mia carne?
E gli ululanti desideri che il mio cuore
ha anelato?
Dov'è finita la punta della spada
piena di sberleffi e verità?
Chi ti ha privato dello straordinario
e ti ha sprofondato nell'ovvio?
E dove si trovano le strade percorse inseguendo un futuro senza catene e senza maschere?
L'arlecchino che è in te dove si è nascosto?
E il Mjollnir che impugnato
dona forza e tempeste
dove l'hai sotterrato?
L'età non dà saggezza
dà assuefazione,
e se perdi la bussola
perdi anche i perché.
Il peso dei tuoi ieri
rendono il passo
balbuziente
e tu
ti guardi
e, nel tempo delle foglie cadenti,
non ti riconosci.
Eppure...
le parole
che non sapevi di avere
eruttano all'improvviso
nei pensieri e nelle mani,
e inseguendo il dondolio
dell'Ankh che porti al collo,
sussurrano strappi e conoscenza,
per ritrovare,
in questo autunno silente,
l'immensità di una piccola speranza.
P.C. 10/24
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