martedì 25 febbraio 2025

Notturno e le altre di un Vagabondo di ieri

Notturno
Sulle dolci note di un notturno di Chopin s'alza in volo nella mente la favola dell'aquila dorata,
regina dei venti e dell'amore, 
sorella del tempo, madre dei ricordi, 
figlia del primo vagito 
di un clown di pezza. 
Era già scritto ció che sarà scritto di nuovo. 
Il mare la vide
mentre volava cercando se stessa, 
e c'era un direttore d'orchestra che muoveva le mani come fossero ali, l'astronave alla ricerca del gioiello non riusciva mai a trovarlo, 
e tutto il mondo era divenuto creta 
ancora da plasmare. 
L'aquila volava inseguendo se stessa, Dalì dipingeva ancora l'inconscio 
mentre un bacio veniva dimenticato; 
il tutto non era mai stato niente mentre il niente per un attimo divenne il tutto. 
E la danza, la danza del volo dell'aquila, s'inserì nel sangue di un uomo
e lo innalzó nelle vaste praterie dell'immenso
...dolcemente.
1980

Al di là 
Al di là dei nostri sogni, 
al di là della nostra paura, 
al di là delle nostre illusioni, 
al di là del nostro dolore 
c'è qualcuno che urla per essere libero. 
1981

Labbra assetate
La strada è brulicante di vita, 
l'assordante richiamo del mito
crea scoperte, 
l'uomo ha piegato le sue ginocchia
e si è chinato a bere l'acqua del ruscello, 
la sua gola assapora l'integrità del caos 
e sente il calore scoppiare nel corpo
innalzando la mente alla creazione totale. 
E mille labbra aprono la bocca
per dire cose dimenticate e nuove. 
1981

Nel vaso di Pandora
La luce della lampada 
mi abbaglia gli occhi, 
rumori di sedie che si spostano, 
un sorriso lieve si disegna sul mio volto
mentre ascolto una corsa sfrenata 
di qualcuno nascosto. 
Non c'era felicità 
nel vaso di Pandora!
La frenesia accompagna la ricerca 
e in lontananza,
sento il ritmo dei tamburi,
nella mia mente stanca. 
1981

Un piccolo re
Sono andato via con i miei sogni, 
per un attiimo,
per un lungo attimo, 
mi sono lasciato trascinare 
dai vortici della fiaba, 
ho conquistato castelli, 
divelto porte chiuse, 
ho nuotato in fiumi di lava bollente
ed ho scavato nelle terre più impensate
per trovare tesori inesistenti. 
Sono stato le stelle, il calore, 
ho preso nelle mani un fiore
essendo in ogni suo petalo, 
ho visto amicizie perdersi 
in labirinti interminabili
ed ho sentito nelle vene 
qualcosa che non era mio,
soffrendo al pensiero di una principessa che se ne andava. 
Ho giocato con i miei anni, 
l'ho stracciati e ricomposti mille volte, 
ho amato la vita ricercando un bambino
che scala una montagna rossa
ed ho pianto, 
senza sapere il perché, 
gridando la mia impotenza
ad una luna d'argento.
E nei mie occhi, 
fin nel profondo dei miei occhi, 
ho rivisto la nascita
di un piccolo re. 
1981

Un bacio
Un bacio, 
la prima volta su di una spiaggia, 
cielo che trasuda sorpresa, 
ricorda la gioia di un bambino
che voleva esser uomo, 
e rivivi ogni giorno, 
per mille anni, 
la violenza dei ricordi strappati
di un sogno cieco. 
E corri, 
senza sapere dove vai, 
fuggendo da qualcosa che mai ti lascerà, 
con ancora nella bocca 
il sapore di quel bacio, 
che ti ha donato l'anima
per poi strappartela di nuovo. 
Piccolo animale malato di nostalgia, 
le tue catene sono ancora legate 
a quella spiaggia, 
a quel sole, 
a quel primo dolce bacio. 
1981

Giochi di bimbo futuri
I colpi sul tamburo scandiscono 
il passare della vita, 
il volto nello specchio trasparisce l'accettazione, 
giochi di bimbi futuri compaiono innanzi. 
Danze... 
danze di parole lasciate indietro, 
la mente ricerca il fiore, 
il fiore... 
il fiore si illumina di sapere. 
Canto... 
canto di belva ferita, 
occhi, 
occhi, 
occhi che vagano alla scoperta del domani. 
E un uomo, 
con i solchi della stanchezza nel volto, 
pizzica la corda di un violino
alla ricerca di musica nuova. 
1981

Un giorno, un'ora
Un giorno, un'ora
il sole forma un 10 su quel dipinto, 
la malinconia s'avverte nell'aria, 
parole lastricate di pianto 
s'incollano su di un sogno. 
Un giorno, un'ora
la sera avvolge lo stesso uomo, 
lo stesso luogo, 
nell'interno si è liberato qualcosa, 
ali, 
ali, 
ali, 
mille ali vibrano nel cervello, 
l'amore è dipinto su di un foglio.
S'avvicina la notte, 
un piede guarda da lontano l'altro piede, 
la vita sembra essersi fermata solo in un posto, 
figure silenziose,  rumori impossibili, 
una giornata sta di nuovo finendo. 
1981

Ombre
Disteso sul letto, 
osservo le lenti evoluzioni del fumo 
verso l'alto, 
la luce manda raggi lunghi un attimo
che riflettono un ombra su di una mano che disegna, 
la radio parla di malinconia e di osteria, 
tanti libri accumulati per la stanza 
richiamano il passato attraverso 
le loro pagine sfogliate, 
ancora rimbombano nella mente
le parole e il volto di chi è simbolo del tutto, 
e mentre la stanchezza mi socchiude 
gli occhi, 
grido al mondo:
"Sono ancora vivo!" 
1981

Tra bugia e desiderio
Vecchia età mia
lasciata crescere senza capire, 
il volto è una ruga coperta di peli, 
la penna è una bugia che cerca parole, 
il corpo nudo sul letto vorrebbe la donna d'amare. 
Dleng, 
dleng, 
dleng.
Tutto non è mai il desiderio appagato, 
i contorni noti di una donna amata
divengono violenza, 
senza che lei se ne avveda, 
la mano che vorrebbe tener stretta la sicurezza, 
s'accorge finalmente
che ciò che stringe
è aria. 
1981

Cristalli di sabbia
Cristalli di sabbia perduti nel vento, 
ogni cristallo ha un nome, 
un volto. 
Le onde del tempo ricoprono tutto, 
speranze, 
Illusioni, 
disegni nell'aria. 
Mani che cercavano non hanno trovato, 
amore mai amato, 
trauma di nascita mai superato, 
vende il suo corpo ad un nano accecato, 
Dierto le spalle hai cubi spezzati, 
davanti agli occhi hai cubi ritrovati. 
Clown diverso che giochi alla vita
dove hai nascosto i mondi perduti? 
1981

Parole dipinte
Parole
dipinte
l'usignolo non vuole più cantare, 
viola è il colore, 
il pettirosso, 
il pettirosso
dov'è? 
È il sabba infernale che si sente nell'aria!!! 
La follia, la follia, la follia
è la vera utopia. 
Ehi! Giochiamo al salta fosso? 
Si! Giochiamo al saltafosso. 
Tictactictictactictactictactictactictactictac
Tutto è mutabile, 
tutto è mutabile, 
tutto è mutabile! 
Huauuuhhh! 
La mia mano racchiude un sogno. 
1981

Seguimi
Senti, 
senti per un attimo con me, 
seguimi, 
seguimi nelle mie storie, 
sono i miei fratelli, le mie sorelle, 
ascoltami, 
ascolta la mia voce stanca, 
secerna i suoni, 
le vocali si uniscono e se ne vanno, 
legale, 
scioglile, 
accoglie nel tuo petto, 
scaldale. 
C'è la mia vita in quelle parole, 
è il neonato che grida 
chiedendosi il perché, 
è la madre figlia di se stessa
che ricerca ia figlia perduta, 
ed io, 
sento la bellezza di correre in un prato, 
con te. 
1980

Un giorno ti darò 
Un giorno ti darò i miei occhi, 
per vedere ciò che io ho visto. 

Un giorno ti darò le mie orecchie, 
per sentire ciò che io ho sentito. 

Un giorno ti darò la mia bocca, 
per dire ciò che io ho detto. 

Un giorno ti darò le mie mani, 
per fare ciò che io ho fatto. 

Allora capirai perché amavo, 
e perché ho scelto di morire, 
per esser libero di amare. 
1980

Una parola
Una parola a volte, 
può voler dire vita, 
può voler dire morte. 
Una piccola parola. 
1980

Silenzio
A volte, 
il silenzio
è l'unica, 
grande, 
poesia. 
1983

disegno di Caza

... e poi quarant'anni dopo ho ritrovato la voce (un po' più roca). 













domenica 23 febbraio 2025

Verso l'ignoto

Da ragazzo una delle tante mie curiosità era verso tutto ciò che rappresentava l'ignoto, le cosiddette scienze occulte.
Astrologia, alchimia, chiromanzia, numerologia, spiritismo, sciamanesimo, ufologia e company stuzzicavano la mia curiosità. 
"Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante tu ne possa sognare nella tua filosofia." come disse Amleto. 
Tra cieli di nascita, lettura della mano e sedute spiritiche con pizzichi di telepatia ho fatto dei piccoli viaggi nel mistero che hanno socchiuso una porta su dei campi che mi incuriosivano.
 in questa "ricerca" più o meno spirituale ci sono stati libri che mi hanno aiutato, alcuni lasciando semi che hanno germogliato altri come semplice passeggiata. 
Eccone alcuni:

Il mattino dei maghi
di Pauwels e Bergier
 
 
dall'introduzione
Questo libro non è un romanzo, benché il proposito sia romanzesco. Non appartiene alla fantascienza, benché si costeggino miti che ispirano quel genere. Non è una raccolta di fatti bizzarri, benché l'angelo del Bizzarro vi si trovi a suo agio. 
Non è neanche un contributo scientifico, il veicolo di un insegnamento ignoto, una testimonianza, un documentario, o materia di un romanzo. È il racconto, a volte trasfigurato e a volte esatto, di un primo viaggio nei campi della conoscenza ancora poco esplorati. Come nei quaderni dei navigatori del Rinascimento, vi si mescolano il magico e il vero, l'estrapolazione azzardata e la visione esatta.


In viaggio con lo stregone (Gli insegnamenti di Don Juan) e gli altri libri di Carlos Castaneda
 
Dall'ultima di copertina
Carlos Castaneda racconta il suo apprendistato filosofico sotto la guida di un indio yaqui di nome Juan Matus, sciamano dalla personalità magnetica, e ci accompagna lungo un percorso iniziatico che conduce fino alle regioni inesplorate della nostra interiorità. Attraverso la descrizione delle pratiche rituali in in uso presso la stirpe di Don Juan, Castaneda ci insegna ad abbandonare i canoni di pensiero occidentali e a intraprendere un cammino di conoscenza e di ricerca interiori, per arrivare a riconoscere l'esistenza di una vita che trascende i confini della mera percezione sensibile. 


L'inizio dell'insegnamento
«Mi insegni quello che sai sul peyote, don Juan?» 
«Perchè vuoi acquisire questa conoscenza?» 
«Vorrei proprio saperne di più. Il desiderio di conoscere non è un motivo sufficiente?» 
«No! Devi trovare nel tuo cuore la ragione per cui un giovane come te vuole svolgere questo compito.» 
«Tu perché l'hai fatto, don Juan?» 
«Perché me lo chiedi?» 
«Forse il motivo è lo stesso.» 
«Ne dubito. Io sono indiano. I nostri percorsi sono diversi.» 
«L'unica ragione che ho è che voglio conoscerlo, solo per saperne di più. Ma ti assicuro, don Juan, che le mie intenzioni non sono cattive.» 
«Lo so.» 
«Cosa?» 
«Non ha importanza adesso. Conosco le tue intenzioni.» 
«Vuoi dire che mi hai letto il pensiero?» 
«Puoi metterla in questo modo.» 
«Mi insegnerai allora?» 
«No!» 
«Non vuoi farlo perché non sono indiano?» 
«No. Il motivo è che non conosci il tuo cuore. È importante che tu sappia esattamente perché vuoi farti coinvolgere. Conoscere il mescalito è un impegno serio. Se tu fossi indiano, il tuo desiderio di conoscere basterebbe. Pochi indiani lo possiedono.» 

André Barbault
Trattato pratico di Astrologia
 



Un viaggio nell'astrologia, per saperne qualcosa di più. 


Storia dell'Alchimia
Sull'alchimia un mio caro amico pittore (esperto della materia) mi presto un libro di cui non ricordo il nome che mi diede modo di conoscere personaggi affascinanti come Alberto Magno, Ruggero Bacone, il principe di San Severo, Nicola Flamel, Raimondo Lullo, Nicolas Flamel, Paracelso per finire ai tempi moderni con Fulcanelli e altri. 

La curiosità è una spinta importante alla conoscenza, di qualsiasi natura si tratti. 
E questa è stata una via personale all' avvicinarmi (sicuramente in modo non approfondito) a queste materie "oscure" ed è servita a conoscere di più me stesso per poi lasciare strade e intraprenderne altre. 
E in questo percorso ci sono state esperienze più o meno reali ma questa è un altra storia e ne parlerò in un altro post. 



martedì 18 febbraio 2025

inseguendo il dondolio dell'Ankh


Inseguendo il dondolio dell'Ankh
Dov'è la straziante utopia 
che ha conficcato le sue unghie assassine 
nella mia carne? 
E gli ululanti desideri che il mio cuore 
ha anelato? 
Dov'è finita la punta della spada 
piena di sberleffi e verità? 
Chi ti ha privato dello straordinario
e ti ha sprofondato nell'ovvio? 
E dove si trovano le strade percorse inseguendo un futuro senza catene e senza maschere? 
L'arlecchino che è in te dove si è nascosto? 
E il Mjollnir che impugnato
dona forza e tempeste 
dove l'hai sotterrato? 
L'età non dà saggezza
dà assuefazione, 
e se perdi la bussola
perdi anche i perché. 
Il peso dei tuoi ieri
rendono il passo
balbuziente
e tu
ti guardi
e, nel tempo delle foglie cadenti, 
non ti riconosci. 
Eppure... 
le parole 
che non sapevi di avere
eruttano all'improvviso
nei pensieri e nelle mani, 
e inseguendo il dondolio
dell'Ankh che porti al collo, 
sussurrano strappi e conoscenza, 
per ritrovare, 
in questo autunno silente, 
l'immensità di una piccola speranza. 
P.C. 10/24

mercoledì 12 febbraio 2025

non solo supereroi: la Corno di Magnus, Bunker, Bonvi e Co.

La casa editrice Corno di Andrea Corno ha contribuito negli anni 70 a costruire la mia passione per i fumetti e dell'arte grafica in generale. I miei primi disegni nascono dal copiare I miei supereroi preferiti.
Ma la Corno non era solo supereroi americani ma anche pubblicazioni originali italiane. Ho amato l'Alan Ford di Magnus e Bunker e gli Eureka Poket dove spiccavano le Sturmtruppen di Bonvi e il Maxmagnus sempre del duo Magnus e Bunker. 

Alan Ford di Magnus e Bunker



Autoritratto di Magnus

L'Alan Ford disegnato da Magnus e scritto da Bunker ha rappresentato una ventata di novità nel panorama editoriale italiano, il gruppo T.N.T composto da Alan, Bob Rock, Il Conte Oliver, Cariatide, Grunf, Geremia, il cane Cyrano capeggiati dal vecchissimo Numero Uno e i suoi improbabili nemici a partire da SuperCiuck per passare ad Arsenico Lupon (assai galante e molto ladron) o ai 3 Rock mi hanno molto divertito.
I disegni di Roberto Raviola in arte Magnus spettacolari.
  

Sturmtruppen di Bonvi
 


Franco Bonvicini in arte Bonvi con le sue sturmtruppen ha sdoganato la satira sui soldati tedeschi e sulla guerra creando strisce che non tramontano mai e che nella mia classifica personale si affiancano ai Peanuts di Schultz e alla Mafalda di Quino.


Maxmagnus di Magnus e Bunker

Le avventure in un medioevo fantastico di un re avido e il suo amministratore altrettanto avido. 

venerdì 7 febbraio 2025

increspature


Un leggero battito di ciglia
Per quanto ancora? 
Jekyll e Hyde, 
la bella e la bestia, 
il bianco e il nero, 
abitano i miei giorni
e cercano
di travolgermi. 
Ci sono errori
che condannano, 
rabbia e frustrazione
la fanno da padrone, 
e le parole non hanno più miele, 
solo violenza. 
Il tempo trasforma
e se la vita è innaffiata
solo da ciò che non hai, 
il caos dà il la
e il futuro si regge, 
unicamente, 
sul tuo grado di pazienza. 
Basta poco, 
un leggero battito di ciglia, 
è ciò che non dovrebbe
accadere,
accade.
La furia è una cattiva consigliera
e se chi ti è accanto
la lascia fluire
nulla rimane intatto,
la solitudine peggiore è 
quando si è soli insieme, 
mentre ognuno vede
soltanto
le proprie verità. 
Ed in questi giorni traballanti, 
dove il sonno della ragione 
genera fantasmi, 
una sola domanda 
mi assilla. 
Chi viene ad aprire
quando busso alla porta? 
Il placido dottor Jekyll
o il folle mister Hyde?
09/24


Il ladro di sguardi
Il ladro di sguardi, 
a volte,
ti viene a trovare, 
ricordandoti chi eri
prima che il velo fosse tolto. 
Accade nella vita, 
talvolta, 
che entri nella terra 
del prima e del dopo, 
quando la traccia del cammino
cambia direzione, 
e tu ti rinnovi, 
anche se nel dolore. 
In quei giorni scopri chi sei
e il mondo attorno a te
si rivela, 
senza fingimenti, 
palesandosi in ciò che è. 
Sia perché la morte ha chiamato, 
o perché la menzogna ha pugnalato, 
oppure perché il caso ha voluto, 
tu, 
fra le macerie, 
guardi e comprendi, 
dove sei stato, 
e dove, 
inesorabilmente, 
andrai.
09/24


L'armadio
Il battito della ferita
a volte ti riporta indietro, 
anche se non vuoi sentirlo. 
Ci sono armadi che non apri, 
ma ciò che è all'interno
fa rumore, 
rimbomba nell'anima. 
Ah... Se potessi cancellare il male! 
Ma tu sai, 
nel profondo del tuo io, 
che il male non può essere cancellato, 
non deve. 
Perchè quello che sei ora
è anche figlio del dolore
e la strada di quello 
che avresti potuto essere 
non porta da nessuna parte, 
se non nella palude dei se
che legano il futuro. 
Ogni piccolo o grande inciampo
crea chi sei, 
ti disegna
e la luce che illumina
ciò che si nasconde nell'armadio, 
ti indica la via. 
10/24

Increspature 
Nelle increspature
del divenire
si cela l'incerto, 
e là comprendi
chi tu sia.
Il nuovo è giudice, 
ti valuta
e sentenzia. 
Di fronte all'ignoto
t'innalzi o sprofondi, 
le maschere non reggono, 
affondano con la viltà,
e la scelta diviene solo tua. 
O vedi la luce in fondo al tunnel
o vedi solo buio.
12/24

mercoledì 5 febbraio 2025

Parole di...

Nabokov
I lettori nascono liberi e liberi devono rimanere

Cesare Pavese
Tu sarai amato il giorno in cui potrai mostrare la tua debolezza senza che l'altro se ne serva per affermare la sua forza. 

Emil Cioran
Più facciamo progressi interiori più diminuisce il numero di coloro con cui possiamo realmente comunicare.

Alain Leblay
Il tempo non cambia le persone le rivela.

Anatole France
Se un milione di persone crede a una cosa idiota, la cosa non cessa di essere idiota.

Ugo Foscolo
Io non odio persona alcuna, ma vi son uomini ch'io ho bisogna di vedere solo da lontano. 

Mafalda di Quino

domenica 2 febbraio 2025

Vendicatori Uniti!

Nelle mie letture fumettistiche da ragazzino c'era un gruppo di supereroi Marvel che mi piaceva molto: I Vendicatori. 
Erano pubblicati dalla Corno nel fumetto intitolato a Thor e le loro avventure mi divertivano. Ho amato il periodo Roy Thomas ai testi e John Buscema ai disegni, ma di disegnatori fantastici in quella serie ne sono passati diversi: Neal Adams e Windsor Barry Smith fra tutti.
Dall'arrivo di Capitan America e ai sui contrasti con Occhio di Falco, alla venuta di Black Panther e soprattutto di Visione con il suo amore per Wanda fino allo scontro con Korvac, passando per la guerra Kree-Skrull è stato un piacevole viaggio tra le loro storie. 

John Buscema


John Buscema

Neal Adams

John Buscema

John Buscema


Barry Windsor Smith