mercoledì 31 luglio 2024

Sassi e Carezze


Sassi e carezze
Quant'è bello perdersi, 
ogni tanto, 
nelle mie distanze, 
assaporare
la sorpresa
nel non riconoscersi. 
Ci sono tempi
per costruire
e tempi per riposare,
agguantare le risposte
alle domande mai poste, 
colorare di verità 
i sassi
che mi hanno fatto inciampare, 
abbeverarmi di silenzio. 
Quant'è bello, 
ogni tanto, 
allungare la mano, 
darmi una carezza, 
e, 
poi,
rinfrancato, 
continuare.

06/24

sabato 27 luglio 2024

Opinioni di un clown di Boll


Uno dei miei libri di formazione, letto a 18 anni e riletto almeno 1 altra volta negli anni (la bellezza di rileggere dei libri che hai amato e scoprire nuove cose che prima non ti avevano colpito e accorgerti quanto sei cambiato).
La parabola discendente del clown Hans con il suo amore ormai senza speranza per la cattolica Maria, la feroce critica alla società tedesca del dopoguerra in queste pagine di Heinrich Boll.

Sono un clown e faccio raccolta di attimi.

"I cattolici mi rendono nervoso perché sono sleali." 
"E I protestanti?" 
"Quelli mi fanno star male con quel loro pasticciare intorno alla coscienza." 
"E gli atei?" 
"Quelli mi annoiano perché parlano sempre di Dio." 

Una sola cosa è sicura: chi colleziona arte non è artista.

Tutti sanno che un clown deve essere malinconico per essere un buon clown, ma che per lui la malinconia sia una faccenda seria da morire, fin lì, non arrivano.

C'è una medicina di effetto momentaneo: l'alcool. Ci sarebbe una guarigione duratura:Maria. Maria mi ha lasciato. Un clown che comincia a bere perde quota rapidamente, precipita più rapidamente di un operaio ubriaco che cada da un tetto.

Naturalmente, a tutti quelli che conosceva, Herbert  raccontava di essere stato nazista e antisemita, ma che "la storia gli aveva aperto gli occhi".E pensare che ancora il giorno prima che gli americani entrassero a Bonn aveva fatto esercitare i ragazzini nel parco di casa nostra e aveva detto loro "Quando vedete il primo porco ebreo, avanti a tutta forza con le granate."

Avevo voglia di piangere: la biacca sul viso me lo impediva, era così perfetta con quelle crepe, con quei punti in cui il gesso cominciava a sfogliarsi; le lacrime avrebbero rovinato tutto. Avrei potuto piangere, dopo, a recita finita, se ne avessi avuto ancora voglia. L'abito professionale è la corazza migliore che esista, vulnerabili sono soltanto i santi o i dilettanti. 



mercoledì 24 luglio 2024

Un po' di nostalgia: i miei primi fumetti

1)Topolino: che altro?
Il mondo Disney è stato l'apripista di quella che sarebbe diventata una mia passione, i fumetti. 
Più Paperino che Topolino, Pippo e la sua trasformazione in SuperPippo, Paperoga completamente fuori di testa, Zio Paperone e i bassotti, Archimede, Eta Beta, Macchia Nera, ho letto la prima avventura di Paperinik (mitico), Pico de Paperis, la strega Amelia, Paperetta ye ye e tanti altri mi hanno proiettato in un mondo di disegni e fantasia.

Una delle monete in regalo

2) Probabilmente prima di Topolino ci sono stati altri fumetti di cui ho un vaghissimo ricordo: Tiraemolla, Geppo, Nonna Abelarda. 

3) Il monello e l'Intrepido
In quelle pagine oltre a molte copertine di Walter Molino, un grande, ho scoperto tante storie autoconclusive e serie come Lone Wolf o Sorrow disegnato da Giovanni Freghieri. 


e poi vennero i supereroi marvel e Alan Ford pubblicati dalla Corno, le serie della Sergio Bonelli Editore, Lanciostory con L'Eternauta e la città, Linus, Alter ma questa è un'altra storia. 





domenica 21 luglio 2024

Parole di...

Soprattutto, non mentire a te stesso.
Colui che mente a sé stesso arriva al punto che non riesce più a distinguere la verità né in sé né intorno sé, è quindi finisce per non stimare né sé stesso né gli altri. E senza rispetto, cessa di amare.
Fedor Dostoevskij

Ho scelto di essere felice perché fa bene alla mia salute. 
Voltaire

Non tutte le tempeste arrivano per distruggerti la vita. Alcune arrivano per pulire il tuo cammino. 
Seneca
Non c'è bisogno di una religione che ti dica cosa sia giusto o cosa sia sbagliato fare. 
Se non sai distinguere il bene dal male non è la religione che ti manca ma la coscienza.
Margherita Hack


Un fascista e 10 qualunquisti fanno 11 fascisti. 
Don Lorenzo Milani

Il prodotto interno lordo misura tutto, tranne tutto ciò ciò che rende la vita degna di essere vissuta. 
Robert Kennedy


Non discutere mai con un idiota: ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza.
Mark Twain


Lascio agli altri la convinzione di essere i migliori, per me tengo la certezza che si può sempre migliorare.
Marilyn Monroe

martedì 16 luglio 2024

Cercando l'assoluto

Cercando l'assoluto 
Guardo le nuvole
che mi parlano
con la lingua di Dio. 
E d'assoluto m'infiammo.

05/24

sabato 13 luglio 2024

L'imprescindibile Asimov

Uno dei miei tanti amori letterari è la fantascienza e se dici fantascienza, per me, dici Asimov.
Il buon dottore, dopo Verne da ragazzino, è stato il primo scrittore di fantascienza da me letto;ed ho iniziato da un caposaldo "Cronache della galassia", il primo (per allora) romanzo del ciclo delle Fondazioni. 
Quello che mi ha attirato nel comprarlo fu la copertina di quell'oscar Mondadori.
Ovviamente di Karel Thole, un grande. 
E poi inizió il viaggio con Isaac. 
Hari Sheldon e la Psicostoria, la seconda Fondazione, il Mulo, il ciclo dei Robot con le famose tre leggi della Robotica, il ciclo dell'impero e i romanzi di unione che quel geniaccio di Asimov scrisse per collegare i tre cicli tra di loro, i racconti con le sue divertenti prefazione e infine i pochi romanzi slegati da i cicli.
Il "tocco'" di Asimov ha contribuito a rendere grande la fantascienza e mi ha aperto un mondo nuovo che è stato ed è piacevole visitare. 

Cronache della Galassia 
(Incipit) 
Gli Psicostorici
Hari Sheldon... nato nell'anno 11.988 dell'era Galattica, morto nel 12.069.
Nell'attuale calendario dell'era della Fondazione questi anni corrispondono agli anni meno 79 e primo. 
... La Psicostoria fu la scienza la quale portò il maggiore contributo. Seldon ne approfondi lo studio ricavano da una raccolta di pochi assiomi una profonda scienza statistica... 
... Il documento più importante che possediamo sulle vicende della sua vita è una biografia scritta da Gaal Dornick il quale, in gioventù, aveva conosciuto il grande matematico due anni prima che morisse. 
La storia del loro incontro... 
ENCICLOPEDIA GALATTICA


Per chi volesse leggere i libri di Asimov, lui scrisse una sua personale cronologia dei vari cicli in prefazione al libro Preludio alla Fondazione (con l'aggiunta di Fondazione anno zero pubblicato postumo):
Ciclo dei Robot
1 Tutti i miei Robot (1982)
2 Abissi d'acciaio (1954)
3 Il sole nudo (1958)
4 I robot dell'alba (1983)
5 I robot e l'impero (1985)
Ciclo dell'impero
6 Le correnti dello spazio (1952)
7 Il tiranno dei mondi (1951)
8 Paria dei cieli (1950)
Ciclo della Fondazione
9 Preludio alla Fondazione (1988)
10 Fondazione anno zero (1993)
11 Cronache dalla galassia (1951)
(o Fondazione) 
12 Il crollo della galassia centrale (1952)
(o Fondazione e Impero) 
13 L'altra faccia della spirale (1953)
(o Seconda Fondazione) 
14 L'orlo della Fondazione (1982)
15 Fondazione e Terra (1983). 

Ovviamente Asimov scrisse romanzi (Neanche gli dei, la fine del l'eternità ecc.) e soprattutto tanti racconti al di fuori dei cicli otre a diversi saggi scientifici. 
Cercate, gente, cercate.
E, se non lo avete già fatto, fate anche voi un buon viaggio con Isaac Asimov.



domenica 7 luglio 2024

Dov'è il folle del villaggio?



Illustrazione di Caza


Dov'è il folle del villaggio? 
Che fine hanno fatto i poeti? 
Strapazzati, 
segnati,
feriti, 
dilaniati, 
nascosti
tra parole assordanti
e tremanti
in questa terra sorda. 
Che fine hanno fatto i poeti, 
i sognatori, 
i cantastorie, 
gli inciampi del certo? 
Dove si è rintanata la fantasia
e la pennellata ribelle
in questi tempi insanguinati? 
Siamo tutti figli
di una stupida arroganza, 
degni eredi
di un adamo
che non ha mai morso
la mela del sapere. 
Dov'è il folle del villaggio, 
colui che parla con le nuvole,
mentre danza tra i baffi della Gioconda, 
gli incubi di bosch
e l'urlo straziante del cavallo di Guernica?
Dove sono i vagabondi delle stelle 
alla perenne ricerca di mondi inesplorati
e di sogni d'avverare? 
Dove si nasconde il novello Cyrano
che conquista con la penna 
e ripone la spada? 
Dov'è l'irriverenza del buffone
che con uno sberleffo
svela la nudità del re? 
Fatevi vivi, 
poeti visionari, 
disincantati ribelli, 
estirpatori di Dei! 
Non c'è più tempo.
Il sangue che dalla cornice cola, 
solo da spugne variopinte
può essere scacciato. 

05/24

giovedì 4 luglio 2024

Chemako, colui che non ricorda, ma da non dimenticare

"Lo chiamavano Chemako, colui che non ricorda, e gli anziani lo tenevano in gran conto, perché, dicevano, il suo cuore batteva vicino al grande spirito."

Nella lunga strada delle mie letture, ogni tanto, mi capita di rileggere quelli  che ritengo dei capisaldi del mio immaginario. 
Ken Parker è uno di questi. 
Dal 1977 quando uscì il primo numero
"Lungo Fucile", scritto da Giancarlo Berardi e disegnato da Ivo Milazzo, ho seguito i suoi passi ovunque è andato; dall'inizio con la Cepim (che divento successivamente la Sergio Bonelli Editore) a le riviste Orient Express e Comic Art  per poi andare alla Ken Parker Edizioni fondata dai suoi autori, di nuovo alla Bonelli e infine con l'ultima storia edita da Mondadori. 
Che viaggio. Interrotto per una ventina d'anni in attesa che i suoi creautori decidessero di farlo uscire di prigione sperando in qualche trovata che facesse continuare le sue gesta. 
Ma l'ultima avventura non fu quella che molti speravano di leggere e Berardi e Milazzo, come fecero in tantissime storie di Ken, sorpresero di nuovo lasciando l'amaro in bocca a tanti appassionati, me compreso. 
Chemako mi ha accompagnato dalla giovinezza all'età adulta ed è stato come un caro amico che viaggia insieme a te. 
Storie come Chemako, La ballata di Pat O'Shane,  Diritto e Rovescio, Lilly e il cacciatore, Casa dolce casa, Adah, Boston, Sciopero, Respiro e sogno e tante altre sono entrate nella storia del fumetto a pieno merito. 
I personaggi di contorno hanno assunto nelle storie un valore assoluto diventando in molti casi protagonisti, da Dash a Belle e Theba a Pat e Adah, il cane Lily e molti altri. 
E quanti esperimenti grafici e stilistici in quelle pagine. 
Ken Parker è stato uno dei tanti "maestri" che ho incontrato vagabondando fra i libri, uno fra i più importanti e amati. 
So Long Chemako. 




Per chi volesse saperne di più c'è il sito
Chemako con l'analisi episodio per eposodio