lunedì 29 maggio 2023

Confesso che ho vissuto

Pablo Neruda
Parral, Cile 12/07/1904
Santiago del Cile, Cile 23/09/1973


"Queste memorie, o ricordi, sono discontinue e a tratti si smarriscono perché così appunto è la vita... La mia vita è una vita fatta di tutte le vite: le vite del poeta." 

Ho conosciuto Pablo Neruda molto giovane con questo libro in cui parla di sé stesso e di come è diventato il poeta che conosciamo.
Amo le sue poesie e il suo essere stato oltre che poeta, uomo impegnato a combattere per i suoi ideali fino alla fine. Un poeta, che come Garcia Lorca, è stato assassinato, nel suo caso probabilmente avvelenato.
I poeti spaventano tutte le dittature, dentro di loro soffia il vento della libertà. 


Se tu mi dimentichi

Voglio che tu sappia

una cosa.
Tu sai com'è questa cosa:
se guardo
la luna di cristallo, il ramo rosso
del lento autunno alla mia finestra,
se tocco
vicino al fuoco
l'impalpabile cenere
o il rugoso corpo della legna,
tutto mi conduce a te,
come se ciò che esiste
aromi, luce, metalli,
fossero piccole navi che vanno
verso le tue isole che m'attendono.

Orbene,
se a poco a poco cessi di amarmi
cesserò d'amarti poco a poco.
"Se d'improvviso
mi dimentichi,
non cercarmi,
chè già ti avrò dimenticata"

Se consideri lungo e pazzo
il vento di bandiere
Che passa per la mia vita
e ti decidi
a lasciarmi sulla riva
del cuore in cui ho le radici,
pensa
che in quel giorno,
in quell'ora,
leverò in alto le braccia
e le mie radici usciranno
a cercare altra terra.

Ma
se ogni giorno,
ogni ora
senti che a me sei destinata
con dolcezza implacabile.
Se ogni giorno sale
alle tue labbra un fiore a cercarmi,
ahi, amor mio, ahi mia,
in me tutto quel fuoco si ripete,
in me nulla si spegne né si dimentica,
il mio amore si nutre del tuo amore, amata,
e finchè tu vivrai starà tra le tue braccia
senza uscire dalle mie.

1952

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