domenica 13 aprile 2025

Dice il saggio





Rallenta
e ciò che stai seguendo
si avvicinerà e ti prenderà. 
Pensiero zen

Preoccupati di quello che gli altri pensano
e sarai sempre il loro prigioniero. 
Lao Tzu

Non sempre gli occhi chiusi dormono. 
Non sempre gli occhi aperti vedono. 
Pensiero Zen

Non puoi viaggiare su una strada senza essere tu stesso la strada. 
Buddha

Grande è colui che cammina senza calpestare gli altri. 
Pensiero zen

La vita è davvero semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata. 
Confucio

La bellezza si rispecchia anche in una pozza di fango. 
Pensiero zen

Fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce. 
Lao Tzu

Quando cammini, cammina. 
Quando mangi, mangia. 
Pensiero Zen

 
  Nick Carter di Bonvi

mercoledì 9 aprile 2025

Castelli in aria


Castelli in aria
Piccolo bambino, 
ti ho visto
rannicchiato in quel cantuccio, 
al buio, 
spaventato, 
cercando luce
ed eroi che ti salvino. 
Ho visto i tuoi passi tremanti
su inesplorati sentieri, 
ho visto tanti dubbi, 
diverse cadute, 
altrettante gioie
e molti castelli in aria. 

Se tu sapessi
quello che sarà 
cosa faresti?
Ti fermeresti?
Andresti avanti
nonostante tutto? 
Calpesteresti
le tue orme
in attesa di ció 
che sai arriverà? 
Quanto vorrei poterti accarezzare,
consolarti,
darti risposte che arriveranno,
lenirti le future ferite, 
indicarti la via. 

Ma il pregio della vita
è che va solo avanti,  
e ciò che è accaduto 
non può essere cambiato. 
Il bene, il male,
si mischiano
e ti formano
E per ogni Giuda incontrato
c'è sempre un fiore che hai seminato,
per ogni canzone stonata
ce ne sarà sempre una intonata,
per ogni amore fallito, 
quello vissuto.
E sulla bilancia
del giusto e dello sbagliato
cosa pesa di più 
non ha importanza
quello che conta
è assaporare
il cammino.
P.C. 10/24

lunedì 7 aprile 2025

Proverbi vagabondi


Se nel costruire si ascoltano i pareri di tutti il tetto non sarà mai costruito
.
Proverbio Mongolo

Chi è causa del proprio mal
pianga se stesso.
Proverbio Italiano

Sta' lontano dal cul del mulo,
dai denti del can
e da quei che c'ha sempre 
il rosario in man.
Proverbio Veneto

Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.
Proverbio Italiano

Non si può cavare sangue da una rapa.
Proverbio Italiano

A chi tocca nun se 'ngrugna
Proverbio Romano 

Quello che nun strozza 'ngrassa.
Proverbio Romano

Er più pulito cià a rogna
Proverbio Romano

Anche il vento che non soffia ha una voce. 
Proverbio Navajo

Cieco è l' uomo senza libri
Proverbio Islandese

Sii felice da vivo, perché resterai morto per un bel pezzo.
Proverbio Scozzese

Il giovane cammina più veloce dell'anziano, ma l'anziano conosce la strada.
Proverbio Sudanese

Lancia il tuo cuore davanti a te, e poi corri a raggiungerlo.
Proverbio Arabo

Quando soffia il vento del cambiamento
alcuni costruiscono muri, 
altri mulini a vento.
Proverbio Cinese. 

venerdì 4 aprile 2025

I magnifici quattro della Marvel

Ci sono quattro disegnatori marvel che hanno acceso la mia fantasia e il mio bisogno di disegnare.
Sono stati la pietra miliare dell'età d'oro della Marvel.

John Buscema: l'eleganza


Jack Kirby: la potenza

Gene Colan: il movimento

John Romita: l'epica



domenica 30 marzo 2025

Notte


Notte
Tra le curve della notte
il pensiero si attorciglia
e scuote il certo, 
le decisioni sbagliate
presentano il conto
e sfidano il tuo presente. 
Fantasmi di strade possibili
affollano la mente
e scheggiano la corteccia
dell'albero che hai piantato. 
Spolverando le dimenticanze
accogli domande
che ti incrinano, 
soppesando le tue verità. 
Il vaso di pandora, 
dove tutti i mali del tuo mondo 
sono rinchiusi, 
lascia andare spifferi di consapevolezza. 
Cercando appigli, 
i tuoi occhi scandagliano il buio, 
cancellano le anomalie
riconoscendo i contorni, 
dandogli il giusto nome.
E, solo allora, 
nel respiro che si acquieta, 
la notte appiana le sue curve.
P. C. 10/24

giovedì 27 marzo 2025

La Corno e l'horror Marvel


E poi arrivarono gli Albi dei Supereroi che cambiarono le carte in tavola. 
Nuovi eroi più o meno conosciuti ma soprattutto quelli che eroi non erano: Dracula e Licantropus. 
Già precedentemente erano apparsi nei fumetti come antagonisti personaggi come Mephisto in Silver Surfer o altri come Incubo o Dormammu in Dottor Strange

ma improvvisamente i protagonisti assoluti diventavano esseri soprannaturali simboli del Terrore con i magnifici disegni per Dracula di Gene Colan (che ammiravo sulle pagine di Devil) e per Licantropus di Mike Plog una bella scoperta. 


A proposito di Devil sul fumetto a suo nome edito dalla Corno alla schiera dei personaggi di stampo horror si aggiunge un altro "eroe": Ghost, il motociclista infernale con la testa di scheletro. 


Poco dopo arriva in edicola il Corriere della Paura diretto da Maria Grazia Perini dove appaiono Simon Garth lo zombi, L'Uomo Cosa (uno dei miei preferiti), Fratello Voodoo, Frankenstein, Satan, Lilith ed altri ancora. 
E sulle varie riviste Corno appaiono altri personaggi horror  come la Mummia, il figlio di Satana, vampiri come Morbius o l'uomo lupo su l'uomo ragno. 
Una miriade di personaggi che si aggiungono ai supereroi Marvel e arricchiscono questo universo fumettistico.



martedì 25 marzo 2025

Rocambole e Fantomas

Da ragazzo la mia curiosità spaziava in più campi e nell'ambito delle letture mi avvicinai a due serie di eroi neri. 
Due geni del male francesi che per un po' di tempo con le loro avventure mi hanno affascinato. 
Rocambole e Fantomas, il primo criminale trasformista antisegnano del Diabolik delle sorelle Giussani e di Kriminal di Magnus e Bunker. 
Se Rocambole (dai cui rocambolesco) nei vari libri diviene un eroe buono Fantomas è l'assassino senza pietà e la lotta con l'ispettore Juve e il giornalista Fandor è la base su cui si sviluppano le sue avventure. 
Le copertine di Karel Thole per Fantomas era quel tocco in più che mi faceva propendere per i suoi libri. 

Rocambole
L'eredità misteriosa

Prologo

Era l'anno 1812. La Grande Armata compiva la sua ritirata, lasciando dietro di sé Mosca e il Cremlino in fiamme, e la metà dei suoi battaglioni nei flutti ghiacciati della Beresina. Nevicava. L'occhio non scorgeva che terra coperta di neve e un cielo grigiastro.



Fantomas
1
Il genio del crimine 
«Fantomas!» 
«Come dite?» 
«Ho detto... Fantomas.» 
«E cosa significa?» 
«Tutto... e niente!» 
«E allora chi è?» 
«Nessuno. Eppure è qualcuno!» 
«Ma, insomma, che cosa fa questo qualcuno?» 
«Fa paura!» 





mercoledì 19 marzo 2025

Note di gioia

Vasilij Kandiskij
Impressioni III (concerto) 


Note di gioia
E sprizza la vita, 
crepita, 
disegnando futuri.
Quando di note di gioia
lo spartito s'accende 
il senso s'illumina
e la vita si compie.
P. C. 18/03/2025

mercoledì 12 marzo 2025

Parole


Parole
Parole incandescenti
s'insinuano nei risvolti
dell'anima
ne illuminano i limiti, 
scoprono i misfatti, 
deridono le tue supponenze
e le false umiltà. 
Donano scoperte
svelando maschere
che non vedevi, 
e ti chiamano con un nome nuovo
che non sapevi d'avere. 
Parole incandescenti, 
parole assordanti
che non puoi non sentire, 
parole che accarezzano
o che picchiano, 
parole a pezzi, 
stridenti, 
che scuotano le fondamenta
e vomitano risposte
su domande che non avevi mai posto. 
Sante, 
velenose parole
che t'incendiano
o ti annegano, 
hanno il potere
di fermarti
o di farti volare,
soavi come il canto dell'usignolo, 
dolenti e colorate come l'inferno, 
s'imprimono nei tuoi occhi
e ti fanno danzare, 
lungo l'orlo dell'abisso, 
lungo i contorni del paradiso. 
Parole che sembrano poesia.
P.C. 10/24

domenica 9 marzo 2025

Ho imparato...

Ho imparato che importante è non prendersi mai troppo sul serio.

Ho imparato che non ci sono maestri
soltanto alunni, perché non si finisce mai d'imparare.

Ho imparato che è facile fare filosofia quando si ha la pancia piena.

Ho imparato che se non vuoi vedere la verità, anche quando è palese di fronte ai tuoi occhi, non la vedi.

Ho imparato che l'amicizia che tradisce è peggio dell'amore che tradisce, perchè nell'amore è insito che può finire, che ci si possa innamorare di qualcun'altro.
Nell'amicizia no, se finisce è perchè amicizia non lo è stata mai veramente.

Ho imparato che il sapore della pesca che ho mangiato da bambino è di gran lunga migliore delle pesche di adesso.

Ho imparato che la pazienza è la virtù che possiedo maggiormente. 

Ho imparato che mi fa bene perdermi ogni tanto nella lettura dei libri, appassionarmi sia a storie immortali che a piccole storie passeggere.

Ho imparato che a vent'anni lotti per cambiare il mondo mentre a sessanta lotti per sopravvivere ai cambiamenti.

Ho imparato che bisogna recuperare il silenzio. 

Ho imparato che non è l'occasione che rende l'uomo ladro ma è l'uomo ladro che approfitta dell'occasione. 

Ho imparato che disegnare mi dà piacere
e ci dovrei dedicare più tempo.

Ho imparato che avere la mente aperta 
e liberarsi dai dogmi è la vera libertà. 

Ho imparato che, per quanto ti è possibile, se ti circondi di bellezza, un po' di questa bellezza entra in te. 

Ho imparato che avrei dovuto imparare a suonare uno strumento. Fa bene all'anima. 

Ho imparato che alcune parole sono veramente pesanti come pietre. 

Ho imparato che quando ti nasce un figlio tu non sarai più come prima e crescere con lui è la cosa più bella che ti possa capitare.

Ho imparato che l'amore è il vero motore della vita. Compreso quello non corrisposto perché ti costringe a cambiare.

Ho imparato che se te fai pecora er lupo te se magna. 

Ho imparato che il caso ha un importanza enorme sulle strade che percorrerai. 

Ho imparato che spesso l'amore lo trovi dove meno te l'aspetti. 

Ho imparato che ci sono cose che ho imparato quando ormai era troppo tardi.

Ho imparato ... 

mercoledì 5 marzo 2025

Toc Toc


Toc, toc
Ho sentito bussare alla mia porta. 
Ho aperto. 
Era la pazienza
Sono l'architrave 
su cui la conoscenza regge, 
il tranquillo mare nei turbolenti tempi.
Era la gentilezza
Sono la carezza dell'anima, 
regalo empatia e dispenso sorrisi.
Era la passione
Sono l'impetuoso vento 
che spinge la vela, 
del talento il limpido scampanellio. 
Era la curiosità 
Rovistando nel nuovo 
creo rivoluzioni, 
sono il punto interrogativo 
che dona risposte. 
Era il dubbio
Sono la linfa dell'umiltà, 
libero dai dogmi cavalco. 
Era la verità 
Nelle mie limpide acque ti specchi, 
libero da catene e perniciosi veli. 
Era la saggezza
Nella calma fiorisco, 
nell'accogliere il fluire del tempo
apprendo. 
Era la fantasia
Dove passo nascono colori, 
sono l'accento che fa sorridere il cuore. 
Era il coraggio
Sono l'altra faccia della paura, 
senza di lei chiamami incoscienza. 
Era la poesia
Creo parole che danzano in te, 
denudandoti t'infilzano, 
portandoti dove dimorano i sogni. 
Era l'amore
Sono l'origine del mondo, 
nelle mie molteplici forme 
della vita ne coloro il senso. 
Era Il silenzio
Il mio respiro ho ascoltato. 
Era la morte
ho richiuso la porta. 
P. C. 03/2025

sabato 1 marzo 2025

Parole di scrittori

Charles Schulz
Erasmo da Rotterdam
Chi ama la guerra non l'ha mai vista in faccia.

Miguel de Cervantes
La libertà, Sancho, è uno dei più preziosi doni che il cielo abbia concesso agli uomini; non esiste tesoro sulla terra o nei mari che possa eguagliarla. Per la libertà, così come per l’onore, si può e si deve rischiare la vita, mentre la schiavitù è il male più grande che possa colpire gli uomini.

Jack London
Dalla creazione del mondo, la barbarie umana non ha fatto un solo passo verso il progresso. Nel corso dei secoli, l'abbiamo soltanto ricoperta con una mano di vernice, nient'altro. 

Paulo Coelho
Se pensi che l'avventura sia pericolosa, prova la routine. È letale.

Italo Calvino
La fantasia è un posto dove ci piove dentro. 

Umberto Eco
La gente crede solo a quello che sa già. 

martedì 25 febbraio 2025

Notturno e le altre di un Vagabondo di ieri

Notturno
Sulle dolci note di un notturno di Chopin s'alza in volo nella mente la favola dell'aquila dorata,
regina dei venti e dell'amore, 
sorella del tempo, madre dei ricordi, 
figlia del primo vagito 
di un clown di pezza. 
Era già scritto ció che sarà scritto di nuovo. 
Il mare la vide
mentre volava cercando se stessa, 
e c'era un direttore d'orchestra che muoveva le mani come fossero ali, l'astronave alla ricerca del gioiello non riusciva mai a trovarlo, 
e tutto il mondo era divenuto creta 
ancora da plasmare. 
L'aquila volava inseguendo se stessa, Dalì dipingeva ancora l'inconscio 
mentre un bacio veniva dimenticato; 
il tutto non era mai stato niente mentre il niente per un attimo divenne il tutto. 
E la danza, la danza del volo dell'aquila, s'inserì nel sangue di un uomo
e lo innalzó nelle vaste praterie dell'immenso
...dolcemente.
1980

Al di là 
Al di là dei nostri sogni, 
al di là della nostra paura, 
al di là delle nostre illusioni, 
al di là del nostro dolore 
c'è qualcuno che urla per essere libero. 
1981

Labbra assetate
La strada è brulicante di vita, 
l'assordante richiamo del mito
crea scoperte, 
l'uomo ha piegato le sue ginocchia
e si è chinato a bere l'acqua del ruscello, 
la sua gola assapora l'integrità del caos 
e sente il calore scoppiare nel corpo
innalzando la mente alla creazione totale. 
E mille labbra aprono la bocca
per dire cose dimenticate e nuove. 
1981

Nel vaso di Pandora
La luce della lampada 
mi abbaglia gli occhi, 
rumori di sedie che si spostano, 
un sorriso lieve si disegna sul mio volto
mentre ascolto una corsa sfrenata 
di qualcuno nascosto. 
Non c'era felicità 
nel vaso di Pandora!
La frenesia accompagna la ricerca 
e in lontananza,
sento il ritmo dei tamburi,
nella mia mente stanca. 
1981

Un piccolo re
Sono andato via con i miei sogni, 
per un attiimo,
per un lungo attimo, 
mi sono lasciato trascinare 
dai vortici della fiaba, 
ho conquistato castelli, 
divelto porte chiuse, 
ho nuotato in fiumi di lava bollente
ed ho scavato nelle terre più impensate
per trovare tesori inesistenti. 
Sono stato le stelle, il calore, 
ho preso nelle mani un fiore
essendo in ogni suo petalo, 
ho visto amicizie perdersi 
in labirinti interminabili
ed ho sentito nelle vene 
qualcosa che non era mio,
soffrendo al pensiero di una principessa che se ne andava. 
Ho giocato con i miei anni, 
l'ho stracciati e ricomposti mille volte, 
ho amato la vita ricercando un bambino
che scala una montagna rossa
ed ho pianto, 
senza sapere il perché, 
gridando la mia impotenza
ad una luna d'argento.
E nei mie occhi, 
fin nel profondo dei miei occhi, 
ho rivisto la nascita
di un piccolo re. 
1981

Un bacio
Un bacio, 
la prima volta su di una spiaggia, 
cielo che trasuda sorpresa, 
ricorda la gioia di un bambino
che voleva esser uomo, 
e rivivi ogni giorno, 
per mille anni, 
la violenza dei ricordi strappati
di un sogno cieco. 
E corri, 
senza sapere dove vai, 
fuggendo da qualcosa che mai ti lascerà, 
con ancora nella bocca 
il sapore di quel bacio, 
che ti ha donato l'anima
per poi strappartela di nuovo. 
Piccolo animale malato di nostalgia, 
le tue catene sono ancora legate 
a quella spiaggia, 
a quel sole, 
a quel primo dolce bacio. 
1981

Giochi di bimbo futuri
I colpi sul tamburo scandiscono 
il passare della vita, 
il volto nello specchio trasparisce l'accettazione, 
giochi di bimbi futuri compaiono innanzi. 
Danze... 
danze di parole lasciate indietro, 
la mente ricerca il fiore, 
il fiore... 
il fiore si illumina di sapere. 
Canto... 
canto di belva ferita, 
occhi, 
occhi, 
occhi che vagano alla scoperta del domani. 
E un uomo, 
con i solchi della stanchezza nel volto, 
pizzica la corda di un violino
alla ricerca di musica nuova. 
1981

Un giorno, un'ora
Un giorno, un'ora
il sole forma un 10 su quel dipinto, 
la malinconia s'avverte nell'aria, 
parole lastricate di pianto 
s'incollano su di un sogno. 
Un giorno, un'ora
la sera avvolge lo stesso uomo, 
lo stesso luogo, 
nell'interno si è liberato qualcosa, 
ali, 
ali, 
ali, 
mille ali vibrano nel cervello, 
l'amore è dipinto su di un foglio.
S'avvicina la notte, 
un piede guarda da lontano l'altro piede, 
la vita sembra essersi fermata solo in un posto, 
figure silenziose,  rumori impossibili, 
una giornata sta di nuovo finendo. 
1981

Ombre
Disteso sul letto, 
osservo le lenti evoluzioni del fumo 
verso l'alto, 
la luce manda raggi lunghi un attimo
che riflettono un ombra su di una mano che disegna, 
la radio parla di malinconia e di osteria, 
tanti libri accumulati per la stanza 
richiamano il passato attraverso 
le loro pagine sfogliate, 
ancora rimbombano nella mente
le parole e il volto di chi è simbolo del tutto, 
e mentre la stanchezza mi socchiude 
gli occhi, 
grido al mondo:
"Sono ancora vivo!" 
1981

Tra bugia e desiderio
Vecchia età mia
lasciata crescere senza capire, 
il volto è una ruga coperta di peli, 
la penna è una bugia che cerca parole, 
il corpo nudo sul letto vorrebbe la donna d'amare. 
Dleng, 
dleng, 
dleng.
Tutto non è mai il desiderio appagato, 
i contorni noti di una donna amata
divengono violenza, 
senza che lei se ne avveda, 
la mano che vorrebbe tener stretta la sicurezza, 
s'accorge finalmente
che ciò che stringe
è aria. 
1981

Cristalli di sabbia
Cristalli di sabbia perduti nel vento, 
ogni cristallo ha un nome, 
un volto. 
Le onde del tempo ricoprono tutto, 
speranze, 
Illusioni, 
disegni nell'aria. 
Mani che cercavano non hanno trovato, 
amore mai amato, 
trauma di nascita mai superato, 
vende il suo corpo ad un nano accecato, 
Dierto le spalle hai cubi spezzati, 
davanti agli occhi hai cubi ritrovati. 
Clown diverso che giochi alla vita
dove hai nascosto i mondi perduti? 
1981

Parole dipinte
Parole
dipinte
l'usignolo non vuole più cantare, 
viola è il colore, 
il pettirosso, 
il pettirosso
dov'è? 
È il sabba infernale che si sente nell'aria!!! 
La follia, la follia, la follia
è la vera utopia. 
Ehi! Giochiamo al salta fosso? 
Si! Giochiamo al saltafosso. 
Tictactictictactictactictactictactictactictac
Tutto è mutabile, 
tutto è mutabile, 
tutto è mutabile! 
Huauuuhhh! 
La mia mano racchiude un sogno. 
1981

Seguimi
Senti, 
senti per un attimo con me, 
seguimi, 
seguimi nelle mie storie, 
sono i miei fratelli, le mie sorelle, 
ascoltami, 
ascolta la mia voce stanca, 
secerna i suoni, 
le vocali si uniscono e se ne vanno, 
legale, 
scioglile, 
accoglie nel tuo petto, 
scaldale. 
C'è la mia vita in quelle parole, 
è il neonato che grida 
chiedendosi il perché, 
è la madre figlia di se stessa
che ricerca ia figlia perduta, 
ed io, 
sento la bellezza di correre in un prato, 
con te. 
1980

Un giorno ti darò 
Un giorno ti darò i miei occhi, 
per vedere ciò che io ho visto. 

Un giorno ti darò le mie orecchie, 
per sentire ciò che io ho sentito. 

Un giorno ti darò la mia bocca, 
per dire ciò che io ho detto. 

Un giorno ti darò le mie mani, 
per fare ciò che io ho fatto. 

Allora capirai perché amavo, 
e perché ho scelto di morire, 
per esser libero di amare. 
1980

Una parola
Una parola a volte, 
può voler dire vita, 
può voler dire morte. 
Una piccola parola. 
1980

Silenzio
A volte, 
il silenzio
è l'unica, 
grande, 
poesia. 
1983

disegno di Caza

... e poi quarant'anni dopo ho ritrovato la voce (un po' più roca).