lunedì 21 febbraio 2011

Caino e Abele

Una poesia di Charles Baudelaire per continuare il viaggio:




Caino e Abele
Razza d'Abele, dormi, bevi e mangia:
con che compiacimento ti sorride Dio!

Razza di Caino, striscia
nel fango e muori miserabile!

Razza d'Abele, il tuo sacrificio
accarezza il naso ai Serafini!

Razza di Caino, il tuo supplizio
potra mai avere fine?

Razza d'Abele, guarda prosperare
II tuo bestiame e le tue semine!

Razza di Caino, le tue viscere
urlano di fame come un vecchio cane!

Razza d'Abele, scaldati il ventre
al focolare patriarcale!

Razza di Caino, trema di freddo
nel tuo antro, povero sciacallo!

Razza d'Abele, ama e prolifica!
Anche il tuo oro si moltiplica!

Razza di Caino, guardati
dalle grandi brame, cuore ardito!

Razza d’Abele, tu cresci e ti pasci
come le cimici dei boschi!

Razza di Caino, trascina per le strade
la tua famiglia disperata!

Razza d'Abele, la tua carogna
ingrasserà la fumante terra!

Razza di Caino, il tuo compito
non è ancora finito!

Razza d'Abele, vergognati!
II ferro e vinto dallo spiedo!

Razza di Caino, sali al cielo
e scaraventa sulla terra Dio!

C. Baudelaire
Le Fleurs du Mal

martedì 8 febbraio 2011

Piccole coincidenze: un vecchio frac di Modugno, fantasticherie di Berardi e Milazzo, mio padre

A volte la vita ci fa dei doni quando meno ce li aspettiamo.
Ricordo ancora il giorno in cui anni fa comprai Fantasticheria di Berardi e Milazzo
e scopri con piacere all’interno un fumetto dedicato a Vecchio Frac di Modugno.

immagine tratta da "Fantasticheria" di Berardi e Milazzo (Edizioni L'Isola Trovata)

Dovete sapere che io amo molto questa canzone
per l'atmosfera magica che riesce a creare 
e in più perché mio padre assomigliava a Modugno, 
per cui sentirla e ricordarmi di lui è un tutt'uno.

Quando comprai questo fumetto mio padre era morto da poco
e la scoperta di queste pagine fu un dono gradito in un periodo buio.

Coloro che hanno la capacità di emozionare con le loro opere qualcun'altro sono esseri speciali 
e vanno ringraziati per ciò che fanno.


tratto da Fantasticheria di Berardi e Milazzo
Un grazie di cuore da un vagabondo.